lunedì 2 giugno 2014
Pietro Ichino ospite d’onore, il prossimo 9 giugno, al convegno di apertura Jobs Act: le sfide del lavoro che cambia (nella foto Stefano Colli-Lanzi, ceo di Gi Group) .
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Dopo un articolato iter parlamentare, il 15 maggio scorso è arrivato il via libera definitivo dell’Aula della Camera al Decreto lavoro.Ma quali sono nel dettaglio i suoi elementi di novità, le opportunità e i cambiamenti per la gestione delle risorse umane all’interno delle imprese? Per rispondere a questi e altri quesiti, Gi Group dà il via, il prossimo 9 giugno da Milano, al Roadshow Jobs Act: le sfide del lavoro che cambia con l’obiettivo di aiutare coloro che in azienda dovranno applicare la nuova legge, a partire dai responsabili HR.Saranno di utilità per il confronto e il dibattito anche i dati rilevati da Gi Group, in collaborazione con OD&M Consulting, in occasione di un sondaggio* realizzato su oltre 300 aziende per capire come le organizzazioni prevedono di cambiare, nel corso del prossimo anno, il ricorso alle tipologie contrattuali, alla luce delle novità introdotte dal Jobs Act, di cui il Decreto Lavoro, da poco convertito in legge, costituisce il primo atto.Se la maggior parte delle imprese non effettuerà grandi cambiamenti, tuttavia, tra le aziende che hanno dichiarato variazioni nell’utilizzo dei contratti, è da segnalare che aumenterà in particolare il ricorso al contratto a tempo determinato (per il 44,4% dei rispondenti); a seguire poi crescerà l’utilizzo del contratto di apprendistato (per il 29,3%), dei tirocini/stage (per il 26,6%) e della somministrazione a tempo determinato (per il 24,2%). Le imprese hanno dichiarato, invece, che prevedono di diminuire soprattutto il ricorso ad altre forme contrattuali, come il contratto a progetto e le partite IVA (22,9%), oltre al contratto a tempo indeterminato (22,9%)."Ci auguriamo - commenta Stefano Colli-Lanzi, ceo di Gi Group - che il percorso intrapreso di incentivazione e facilitazione della buona flessibilità venga proseguito e portato a compimento con la Legge Delega mediante l’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, dove le tutele per il lavoratore in uscita possano crescere in relazione all’anzianità di servizio, con indennità risarcitoria e supporto obbligatorio alla ricollocazione in caso di licenziamento. Questo riconsegnerebbe al tempo indeterminato la centralità che gli spetta nelle scelte di assunzione delle aziende, demandando al contratto di somministrazione tramite agenzia la gestione della vera e buona flessibilità".In tutte le tappe del Roadshow ci sarà, quindi, un primo momento di presentazione di queste evidenze, seguito dal momento centrale di approfondimento giuslavoristico su come cambia la normativa sul lavoro, prima delle conclusioni sui servizi di supporto alle aziende a cura di Gi Group.Ospite d’onore della tappa di apertura di Milano Pietro Ichino, che farà una specifica introduzione al Jobs Act alla luce della Legge Delega.Dopo Milano, nelle due settimane centrali di giugno si concentreranno le altre tappe del Roadshow. Di seguito il calendario completo: -    11 giugno,  Villafranca di Verona (Vr)  -    12 giugno, Genova -    13 giugno, Roma -    17 giugno, Firenze-    18 giugno, Torino -    19 giugno, Bologna-    19 giugno, PadovaPer maggiori informazioni e iscrizioni: www.gigroup.it/roadshow-jobsact.
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