Ritorna, nella montagna bellunese, la lavorazione della lana, con corsi professionali per i giovani, sostenuti dalla Regione Veneto. "È un segnale che va colto e mi fa molto piacere che la partecipazione sia nutrita - sottolinea il governatore
Luca Zaia - sulla scia certo di una lunga storia di allevamento della pecora in questa provincia, ma con la volontà poterne fare anche una attività nuova capace di esaltare una risorsa locale, quella di pecore e capre, che sembrava quasi a rischio di estinzione ma alla quale oggi si stanno dedicando nella provincia di Belluno anche alcuni giovani che hanno fatto una coraggiosa e intelligente scelta, a un tempo di lavoro e di vita".Zaia auspica che allevatori e vecchi e nuovi maestri della lana possano riprendere le fila di questa tradizione, con lo sguardo al futuro e la capacità di dare valore all'intera filiera. "Certo, come spesso succede nel nostro Paese, in questo settore la cosa più difficile non è imparare le tecniche di lavorazione di una materia prima che ha accompagnato la storia dell'umanità, ma superare gli ostacoli burocratici - conclude il presidente - di norme che sembrano utili più a giustificare l'esistenza dei burocrati che le compilano piuttosto che l'ambiente e il lavoro".