Non ci sono cifre ufficiali, ma secondo le stime sono almeno 3 milioni i ragazzi che quest’anno hanno iniziato la scuola raggiungendola a cavallo di un motorino e portando un passeggero dietro almeno una volta, grazie alla nuova normativa europea, valida in Italia dal 18 agosto scorso, che permette a ragazzi dai 16 anni in su di andare in due sul “cinquantino”. «Non esiste un decalogo sicurezza di coppia sullo scooter, le problematiche sono simili. Ma diciamo che ora, recependo una normativa europea che autorizza a viaggiare sul motorino in due senza incorrere in una multa, come già avveniva nel resto del Continente, si deve raddoppiare l’attenzione: quattro occhi sono meglio di due. Non ci sono però pericoli o accorgimenti specifici. L’Ancma piuttosto lancia l’allarme e punta il dito contro le infrastrutture e la loro pericolosità, l’insicurezza dei guard rail che provocano morti e danni permanenti a motociclisti e non solo. Noi siamo molto critici perché in Italia le infrastrutture sono state fatte all’inizio della motorizzazione, mirate per le automobili e assolutamente carenti per le due ruote a pedale e a motore», ha commentato Pierfrancesco Caliari, Direttore Generale di Confindustria ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, che riunisce le aziende italiane costruttrici di veicoli a 2 e 3 ruote, di parti e accessori.
Ritornando alla nuova normativa che permette a ragazzi dai 16 anni in su di andare in due sul “cinquantino”, Caliari aggiunge: «Noi in Italia siamo arrivati in ritardo, ma alla fine ci siamo semplicemente adeguati. Escludo assolutamente che ci sarà un aumento degli incidenti: la maggior parte degli incidenti in città viene provocata da terzi. È statisticamente provato che i motociclisti, una volta che vanno in macchina, hanno meno incidenti di altri perché abituati a stare attenti più ai pericoli esterni che non ai propri. Poi i deficienti ci sono sempre, non possiamo evitarlo; se uno guida male o è ubriaco o fa delle sciocchezze alla guida, è molto più facile che abbia incidenti, ma non cambia nulla essere in due o da soli su un ciclomotore se si viene investiti da un’auto, quando si prende una buca nella strada o si finisce sotto un guard-rail. Per quel che riguarda le vendite di accessori – conclude il direttore di Ancma – non credo che ci sarà un aumento delle vendite. Potrà incidere su qualcosa di apicale, come può essere il casco, ma stiamo parlando di unità, non di inversioni di tendenza».