Chi non vorrebbe lavorare con un capo così? Se Edmondo de Amicis fosse ancora vivo, probabilmente avrebbe scelto l'indiano Sanjiv Dholakia come ispirazione per un suo personaggio del romanzo Cuore. Conosciuto nel suo Paese come Sanjivkaka, il plurimiliardario proprietario della Hari Krishna Exporters - uno dei maggiore operatori mondiali nel commercio di diamanti, che lavora 500mila carati di pietre ogni anno - lasciò nel 1977 il villaggio natale di Dudhala con in tasca il corrispettivo di 12 centesimi di euro e ora controlla un impero che dalle sedi di Surat e Mumbai esporta le preziose gemme in 50 Paesi nel mondo.
Sanjivkaka non ha dimenticato però le sue origini e il sogno che ha ogni ragazzo indiano cresciuto nelle campagne: possedere un'automobile. È di questi giorni la notizia - riportata da tutti i media del Paese - del regalo fatto ai suoi dipendenti migliori: 600 automobili fiammanti (400 Renault Kwid e 200 Suzuki Celerio) tutte rigorosamente bianche e addobbate con una banda tricolore (bianco, verde e zafferano) della bandiera indiana e una beneaugurante ghirlanda di fiori gialli.
Non è la prima volta che il fondatore del Gruppo Hari Krishna - che realizza un fatturato annuo di 1,1 miliardi di dollari - elargisce premi e regali ai suoi dipendenti, sempre in vista della più importante festa indiana, il Diwali (festa delle luci) che quest'anno cade il 7 novembre, coinvolgendo 4.000 dei suoi 5.500 dipendenti. Nel 2014 aveva iniziato regalando 500 fiammanti Fiat Punto, e l'anno successivo allargando il benefit a 200 appartamenti e 491 automobili. Nel 2016 sono seguiti altri 400 appartamenti e altre 1.260 auto e più recentemente tre costosi Suv Mercedes GLS 350d regalati a 3 manager per festeggiare i 25 anni di presenza in azienda.