martedì 8 febbraio 2022
Prime consegne il 4 giugno per l'atteso Suv medio. Motori ibridi a benzina, diesel e Plug-in. Prezzi a partire da circa 35.000 euro. Imparato: "Un’Alfa tutta italiana per le famiglie italiane"
Metamorfosi Alfa: ecco (finalmente) la Tonale
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L'automobile più annunciata della storia, ora esiste davvero. Più di tre anni dopo la prima apparizione in versione prototipo al Salone di Ginevra, la nuova Alfa Romeo Tonale oggi ha debuttato ufficialmente con una presentazione online dopo essere stata mostrata dal vivo agli addetti ai lavori pochi giorni fa. Il marchio del Biscione ha scelto "metamorfosi" come parola chiave per definire il processo di evoluzione che parte con questo modello, il primo e a questo punto indispensabile passo per riaprire un futuro ad Alfa Romeo che da tempo attende un rilancio impossibile da realizzare senza nuovi prodotti. Costruita a Pomigliano d'Arco (Napoli), con 4 milioni di test di prova sulle spalle per garantire un risultato impeccabile, dotata di motori ibridi elettrificati per offrire una tecnologia al passo con i tempi: la Tonale, come sottolinea il ceo Jean-Philippe Imparato, "è un’Alfa tutta italiana per le famiglie italiane". Un Suv medio di segmento C dalle linee proporzionate (anche se meno aggressive di quelle che aveva il prototipo), con interni all'altezza della concorrenza e una strumentazione più generosa rispetto alla Stelvio.

Costruita sul pianale della Jeep Compass, sotto al cofano della Tonale ci sono due nuovi 1.5 turbobenzina ibridi, un Plug-in da 275 cavalli e il classico 1.6 Diesel da 130 CV. Se il gasolio sarà la scelta preferita per chi macina tanti chilometri, il benzina elettrificato ha le carte giuste per farsi scegliere. Con 130 oppure 160 cavalli (quest’ultimo con turbina a geometria variabile, esclusiva per Alfa Romeo), il quattro cilindri 1.5 appartiene alla famiglia GSE (Global Small Engine) e si presenta con un interessante sistema a 48 volt: un motore elettrico da 15 kW alloggiato all’interno del cambio a doppia frizione è in grado di muovere la vettura, con il termico spento, nelle manovre da ferma, nella marcia in colonna o nel primissimo abbrivio in partenza. Dunque tecnicamente non si tratta di mild hybrid, qui infatti l’elettrico agisce sulle ruote. Chi invece desidera un’elettrificazione più grintosa, può orientarsi sulla variante Plug-in a trazione integrale, con il 1.3 turbobenzina da 180 CV sostenuto da un elettrico con 90 kW. Con questa alimentazione, la batteria da 15,5 kWh, garantisce secondo quanto comunica Alfa Romeo, un’autonomia in solo elettrico che va da un minimo di 60 km a un massimo di 80 Km in città.

La produzione della Tonale partirà in questi giorni, e la vettura sarà ordinabile a partire da fine marzo: il 4 giugno le prime consegne. I prezzi verranno comunicati tra poco, ma dovrebbero essere allineati a quelli delle C-Suv di fascia alta (in particolare Bmw X1 e Audi Q3 che sembrano le rivali di riferimento): dunque si può verosimilmente prevedere un listino che parte attorno ai 35 mila euro per l'ibrida a benzina e la Diesel, con una versione di lancio più economica: quel che è certo è che ci saranno un allettante finanziamento con rata forse sotto i 300 euro al mese e nessun imbarazzo di scelta, grazie a due soli allestimenti (Super e T.I.) e altrettanti pack accessori (Sprint e Veloce). Più care le ibride Plug-in che arriveranno a 45-50 mila euro a seconda della potenza e dell'allestimento. Cinque anni la garanzia offerta, che diventano 8 per le batterie.

La plancia della nuova Alfa Romeo Tonale

La plancia della nuova Alfa Romeo Tonale - .

La prima impressione ricavata da vivo è che all'interno si respira davvero aria da Alfa Romeo: la nuova strumentazione digitale riconfigurabile da 12, 3 pollici (inedita per il marchio) propone infatti in versione moderna la bella grafica retrò ispirata al quadro strumenti delle vetture degli anni Settanta. A fianco lo schermo da 10,3 pollici dell'infotainement che offre la piena integrazione con i telefoni Android e Apple e include gli assistenti vocali Amazon Alexa e Google Assistant. Il navigatore invece è Tom Tom. Tutto è centrato sulla posizione del guidatore, con il volante e tre razze Alfa e una leva del cambio importante sotto la quale è stata inserita una bandierina tricolore, tanto per ribadire il concetto che ispira questa vettura. Più che discreti sia la qualità percepita dei materiali, anche le parti in plastica, sia gli spazi interni grazie al passo vettura che sfiora i 270 centimetri. La capienza dichiarata del bagagliaio è di 500 litri. Il design esterno invece è improntato a linee basse e filanti, ben più di quanto suggerirebbero le reali dimensioni che sono le più classiche del segmento d’appartenenza: 4,53 metri di lunghezza, 1,84 di larghezza e 1,6 di altezza. Di notevole impatto il frontale, dominato dal cosiddetto Trilobo, il classico scudetto Alfa. Meno distintivo invece il posteriore, non del tutto anonimo ma che suggerisce qualcosa di già visto.

"Nella fabbrica di Pomigliano”, dice ancora Imparato, “possiamo tranquillamente far uscire da 30 mila macchine l’anno a 80 mila, se servisse. Ma non c’è alcuna pressione sui volumi. Adesso vogliamo fare le cose fatte bene, cominciando dalla qualità senza compromessi. E non voglio rovinare tutto con una gara insensata ai volumi. Dobbiamo proteggere questo marchio e questa macchina”. Per questo il lancio è stato posticipato di diversi mesi, per mettere meglio a punto alcuni aspetti cruciali. "Abbiamo fatto un salto nel software, volevo che fosse in linea non con lo standard del 2021 ma con quello del 2023. E poi sulle prestazioni, che dovevano essere all’altezza di un alfista e del mercato. La Tonale arriva con due sistemi ibridi molto moderni, di cui siamo pienamente soddisfatti: erano pianificati fin dall’origine, ma con livelli di potenza complessiva e di performance un po’ inferiori a quelli che abbiamo ottenuto alla fine”.

Tre sono i concetti alla base del progetto Tonale, spiega ancora il numero uno di Alfa Romeo: "Rispetto, modernità e sostenibilità. Rispetto per la storia di questo marchio, per il design e per il dna che un alfista si attende. Modernità, perchè era necessario offrire contenuti all'altezza per un'esperienza di guida appagante ma anche per supportare il valore residuo di questa vettura. E infine sostenibilità: l'elettrificazione ci apre le porte ai mercati di tutto il mondo". Non resta che attendere la prova su strada per confermare le impressioni positive raccolte. E la risposta del mercato, veramente cruciale per il futuro di un marchio che merita una prova d'appello, se non altro per l'entusiasmo e la serietà che stanno alla base di questo progetto.













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