Paola Severino, vice presidente della Luiss - Ansa
Il tema della legalità e l’istruzione come binomio strettissimo per creare un ponte tra due generazioni, per un futuro senza illegalità. Si intitola Legalità e merito per le scuole, il progetto della Luiss giunto alla IV edizione, che vede coinvolti allievi e docenti di 22 istituti della scuola secondaria di secondo grado, selezionati dal ministero dell’Istruzione, oltre a tre istituti carcerari minorili. Il progetto è stato lanciato durante un webinar a cui ha partecipato anche il neo-ministro dell’Istruzione.
«Le scuole sono e devono essere un presidio di legalità, sono le nostre bandiere nel territorio. Troppe volte nel nostro Paese è sfuggita l’idea che la legalità non è l’incorrere nei rigori della legge, ma è sentire lo Stato come proprio». Ideatrice del progetto la professoressa Paola Severino, vice presidente della Luiss: «Avete un compito bello e potente, portare le parole della legalità e del merito in queste scuole. Voi siete testimoni del fatto che se si seguono le regole e si merita si può arrivare in Università di qualità come la nostra».
Il progetto prevede due borse di studio – finanziate da Inwit – destinate a ragazze e ragazzi provenienti dalle aree critiche del Paese, per l’iscrizione a un percorso triennale o magistrale a ciclo unico alla Luiss. Ma anche incontri virtuali tra oltre 140 studenti universitari e liceali di tutta Italia per diffondere la cultura della legalità.
Due studenti che hanno partecipato al progetto raccontano la loro esperienza: “Noi abbiamo realizzato, quest’anno a differenza dello scorso, un progetto praticamente nuovo, perché ci siamo dovuti adattare alla pandemia e abbiamo cercato con incontri on line, abbiamo cercato di abbattere quelle barriere che in presenza ci potevano magari essere”, spiega Guido Laganà. “Legalità e merito significa da un lato promuovere la cultura della legalità non solo tra gli istituti penali minorili ma anche all’interno delle scuole per far toccare con mano e far capire ai ragazzi che cosa significa legalità”, che non è solo all’interno dei principi costituzionali, ma anche all’interno delle scuole per vedere, per capire e far capire ai ragazzi che la legalità è la cultura, e la scuola è l’istruzione che ne deriva da questo”.
“Questa esperienza mi ha lasciato tantissimo, un’esperienza incredibile. La cultura della legalità è fondamentale sia diffusa ed è fondamentale che sia diffusa nelle nuove generazioni e nei piccoli. È un progetto che al di là delle carceri si propone di promuovere la cultura della legalità nelle scuole, una mission da promuovere in uno Stato”, conclude Elisa Casciaro.