L'ipotesi di elevare a 150 chilometri orari il limite di velocità sulle autostrade con almeno tre corsie di marcia «non porterebbe concretamente nessun vantaggio, ma solo svantaggi: più consumi, più inquinamento, più rischi di incidenti e inutili e spesso inesistenti guadagni di tempo». È il commento di Giordano Biserni, presidente dell'Asaps, l'associazione sostenitori della Polstrada, alla proposta della Lega. «Di fatto con questa riedizione del vecchio progetto Lunardi (2001) non si guadagnerà assolutamente tempo - dice Biserni - perché è dimostrato che a una elevazione del limite anche di soli 10 chilometri (di più per 20 chilometri) aumenterebbero parallelamente i sinistri, magari anche di lieve entità, ma che causerebbero più frequenti code e rallentamenti. E i 20 chilometri orari in più ad esempio nel tratto Milano-Rimini farebbero guadagnare poco più di 15 minuti». Tenuto poi conto del 5% di tolleranza sul misurato, calcola Biserni, «con questa modifica si verificherà la situazione assurda che chi corre fino a 200 chilometri orari di media se la caverà con appena 169 euro di sanzione e solo tre punticini di prelievo, come per un sorpasso irregolare di lieve entità, come accendere gli abbaglianti quando non è consentito».
«Se le macchine sono oggi molto più sicure - si domanda il presidente dell'Asaps - come mai nessun Paese ha pensato o pensa
di elevare i militi di velocità? Anzi in alcuni Paesi (vedi Francia e Spagna) si stanno abbassando di 10 chilometri i limiti delle statali. Abbiamo forse in Italia un parco veicoli migliore degli altri Stati? No, è mediamente più datato, con una media di 11 anni di vita». E se il Tutor «in larga parte è stato determinante per ottenere risultati molto positivi e addirittura clamorosi», è però stato progettato «per limitare le velocità, secondo i limiti massimi previsti, non per permettere poi di elevarli».
La riforma del Codice
Ma non è questa l'unica novità: la maggioranza giallo-verde di governo infatti si appresta a cambiare il codice della strada. che da anni attende una riforma. Due i disegni di legge (uno di M5s e uno della Lega) all'attenzione della commissione Trasporti della Camera, guidata dal leghista Morelli. Tante le novità previste.
Il piano della Lega
Niente più tasse (dall'inizio dell'anno prossimo) per le auto e le moto storiche (dal 2019 è prevista una apposita copertura finanziaria quantificata in 80 milioni di euro annui) e revisione per i veicoli ultraventennali ogni due anni non più ogni quattro; aumento delle sanzioni (da 422 euro a 1.697 e non più da 161 a 647) per chi usa il cellulare alla guida; aumento delle multe per chi sosta con la propria auto negli spazi riservati alle persone invalide (da 161 a 647 e non più da 85 a 338 euro); l'ammissione i veicoli storici anche delle macchine agricole (la cui data di costruzione sia precedente di almeno 40 anni a quella di richiesta di riconoscimento nella categoria in questione). Nella proposta della Lega si prevede anche lo stop alla possibilità degli ausiliari del traffico di comminare multe, si disciplina la normativa relativa ai veicoli immatricolati negli Stati esteri e si introduce anche un'altra novità: al di fuori dei centri abitati l'obbligo di usare le luci di posizione durante il giorno varrà solo per i veicoli a due ruote ma non - si legge nel testo - "per tutti gli altri veicoli, nei quali l'accensione dei proiettori anabbaglianti, comportando un indubbio aumento dell'energia necessaria richiesta al mezzo, determina un maggiore consumo di
carburante, nonchè un incremento del livello di emissioni inquinanti".
La proposta 5 stelle
Firmata dal pentastellato Scagliusi, prevede tra l'altro "parcheggi rosa" riservati alle donne in gravidanza o con figli di età non superiore ad un anno di vita e parcheggi gratis nelle strisce blu per i veicoli al servizio di persone invalide. In un articolo si vieta "tout court le carrozze trainate da cavalli" (incredibile che ancora sia consentito attualmente) anche se si lascia la possibilità ai comuni di "regolamentare il servizio di piazza su slitte". Prevista anche una stretta per contrastare il fenomeno della guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope e il divieto di fumo alla guida "per evitare distrazioni da parte del guidatore" (l'ultima legge depositata era del 2015 e prevedeva sanzioni da 161 a 646 euro). Nuove regole anche per i comuni: dovranno rendicontare e riportare "i dati relativi alle sanzioni comminate durante l'anno", altrimenti non potranno partecipare "ai bandi per l'attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale". In un articolo poi si prevede nelle zone a traffico limitato (con un limite di velocità uguale o inferiore a 30km/h) la circolazione delle biciclette "anche in senso opposto a quello di marcia". Alcune misure che il Movimento 5 stelle vuole introdurre sono simili a quelle proposte della Lega, soprattutto riguardo l'aumento delle sanzioni per chi utilizza il cellulare alla guida dell'auto. Altre, invece, vanno in una direzione diversa. In ogni caso i politici della maggioranza dovranno necessariamente trovare un accordo in Commissione.
Altra norma che sarà discussa nella commissione Trasporti della Camera: chi è in possesso di patente B potrà condurre i mezzi impiegati nell'ambito della nettezza urbana (oggi si richiede la patente C con un costo particolarmente elevato). Verrà "previsto anche l'obbligo di collocare all'interno dell'abitacolo un dispositivo di segnalazione acustica che "avverta il conducente
del mancato azionamento del freno di stazionamento una volta spento il veicolo". Inoltre si prevede di consentire sulle autoambulanze "il trasporto di un familiare accompagnatore, se richiesto dalla persona soccorsa". Infine è possibile che si arrivi ad una proroga della durata del foglio rosa "di ulteriori tre mesi nel caso in cui le prove orali o pratiche non si sono potute svolgere per cause non ascrivibili all'aspirante". Alcune proposte che erano inserite nel disegno di legge predisposto dal partito di via Bellerio sono state trasferite negli emendamenti al dl fiscale. Tra questi il raddoppio della sanzione amministrativa pecuniaria per i recidivi sorpresi al volante di un'auto non coperta da assicurazione (la multa è ora compresa tra gli 841 euro e i 3.287) e "la sanzione amministrativa accessoria del fermo amministrativo del veicolo per quarantacinque giorni" nonchè "la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente per sessanta giorni.