venerdì 11 aprile 2014
È quanto hanno affermato Francesca Contardi, ad di Page Personnel Italia, e Riccardo Ocleppo, fondatore e ceo di Docsity a IOLAVORO .
«Il 60% dei posti assegnato grazie a conoscenze»

ANSA

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"Il 60% dei posti di lavoro viene assegato ancora oggi grazie a conoscenze. Mentre  il 70% degli Hr manager e il 35% delle aziende controllano i profili social dei candidati prima e dopo il colloquio". È quanto ha affermato Francesca Contardi, ad di Page Personnel Italia a IOLAVORO 2014, la più grande fiera italiana dedicata al lavoro che si conclude oggi al Lingotto di Torino, durante il workshop Web e lavoro: quando la ricerca corre sulla rete, pericoli, stratagemmi, risorse organizzato dall’agenzia per il lavoro in collaborazione con Docsity, il social degli studenti che conta 700mila iscritti in Italia e nel mondo. Nel workshop si è parlato di web reputation: “Tutto ciò che va in rete è difficilissimo da cancellare e se abbiamo postato foto poco consone o ci sono commenti negativi che ci riguardano questi potrebbero influenzare la scelta” e di nuovi concetti di autopromozione come il personal branding: "È l’arte di vendere se stessi. Oggi presentarsi bene in rete aumenta le possibilità di essere contattato. I social media possono aiutare nel networking e nel rendersi visibile... alcuni lavori, soprattutto nel Digital, si trovano quasi esclusivamente in rete”. Permangono comunque anche metodi tradizionali di ricerca del lavoro con un 60% di posti assegnato grazie a conoscenze: “C’è da dire però che è una percentuale in decrescita grazie al mondo del lavoro cosiddetto ‘moderno’ che ha ampliato enormemente le possibilità di entrare in contatto con le aziende tramite le società di selezione, i siti delle società stesse, i job-boarders”. Riccardo Ocleppo, fondatore e ceo di Docsity ha parlato di start-up e freelancer: “Il web offre la possibilità di avviare un'idea imprenditoriale e testarla a basso costo. Se non va al massimo si butta via qualche soldo, ma non tanti! Ciò che conta è un'idea discreta e tanta voglia di rimboccarsi le maniche!”  e dei percorsi di studio più produttivi per cercare lavoro: “Chi studia Ingegneria o ha competenze informatiche "ha vinto". Da poco abbiamo lanciato un'intera sezione dedicata a master e offerte di lavoro e l'evidenza maggiore è che i laureati in facoltà tecniche sono i più ambiti e pagati!”. Il workshop ha evidenziato quindi rischi e potenzialità offerte dal web nella ricerca del proprio futuro professionale, sia esso da dipendente, freelancer o imprenditore. Continua Ocleppo: “Reid Hoffman, fondatore di LinkedIn, ha pubblicato a riguardo un libro diventato best seller in America: "The start up of You"... start-up o lavoro da dipendente, in tempi di crisi (e non) l'importante è puntare su sè stessi!”.
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