Il fatturato dell'industria sale del 6,3% a marzo su base annua destagionalizzata e dell'1,5% su base mensile. Lo comunica l'Istat. Il dato tendenziale è il più alto dal giugno 2008.L'indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario ha registrato in marzo un incremento tendenziale del 6,3% (i giorni lavorativi sono stati 23 contro i 22 di marzo 2009). Nel confronto tendenziale relativo al periodo gennaio-marzo, l'indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario ha segnato una variazione positiva del 5,2%. Gli indici grezzi del fatturato e degli ordinativi hanno registrato aumenti tendenziali, rispettivamente, del 9,8 e del 13,1%.Gli indici destagionalizzati del fatturato per raggruppamenti principali di industrie hanno segnato variazioni congiunturali positive per l'energia (+12,9%), per i beni di consumo (+1,0%, con valori di -2,6% per quelli durevoli e di +1,7% per quelli non durevoli) e per i beni intermedi (+0,2%) e una variazione negativa per i beni strumentali (-0,2%). L'indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario in marzo è cresciuto, in termini tendenziali, del 30,8% per l'energia, del 9,7% per i beni intermedi e del 3,0% per i beni di consumo (+1,6% per quelli durevoli e +3,2% per quelli non durevoli); è invece diminuito dello 0,9% per i beni strumentali.In marzo, nel confronto con lo stesso mese del 2009, l'indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario, ha segnato gli incrementi più ampi nei settori della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+31,5%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (+18,3%) e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+18,3%); le diminuzioni più marcate hanno riguardato l'estrazione di minerali da cave e miniere (-8,5%), la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-7,1%) e le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-3,0%). Gli incrementi tendenziali più rilevanti dell'indice grezzo degli ordinativi hanno riguardato la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+25,9%), le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+20,2%) e la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+20,0%); un calo è stato registrato nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-4,7%).