Nei primi otto mesi del 2015 aumenta, rispetto al corrispondente periodo del 2014, il numero di nuovirapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato (+299.375). È quanto rileva l'Inps. Crescono anche i contratti a termine (+29.377), mentre si riducono le assunzioni in apprendistato (-11.744). In aumento anche le cessazioni (+46.537). Le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel settore privato stipulate in Italia, rilevate da Inps, sono state 1.164.866, il 34,6% in più rispetto all'analogo periodo del 2014. Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese quelle degli apprendisti, sono state 276.658 (l'incremento rispetto al 2014 è del 17,4%). Pertanto, la quota di assunzioni con rapporti stabili sul totale dei rapporti di lavoro attivati/variati è passata dal 32,3% dei primi otto mesi del 2014 all'38,1% dello stesso periodo del 2015.L'incremento delle assunzioni a tempo indeterminato 2015 su 2014 risulta superiore alla media nazionale (+34,6%) in Friuli Venezia Giulia (+84,5%), in Umbria (+61,6%), nelle Marche (+53,1%), in Piemonte (+52,7%), in Trentino-Alto-Adige (+50,5%), in Emilia-Romagna (+49,4%), in Liguria (+47,7%), in Veneto (+46,3%), in Basilicata (+40,9%), nel Lazio (+40,8%), in Lombardia (+39,3%), in Toscana (+36,4%) e in Sardegna (+36,2%). I risultati peggiori si registrano nelle regioni del Sud: Calabria (+17,3%), Puglia (+16,3%) e Sicilia (+11,0%).Guardando al numero di nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato attivati per età si nota un incremento al di sopra della media nelle fasce d'età fino a 24 anni (+45,6% di contratti di lavoro stabili attivati rispetto allo stesso periodo del 2014) e fra i 25 e i 29 anni (+44%).