martedì 3 agosto 2021
Destinatarie le donne vittime di violenza che, al fine di riacquisire la perduta autonomia abitativa e personale, potranno richiedere 400 euro mensili per un massimo di un anno
In arrivo il reddito di libertà per le donne vittime di violenza

In arrivo il reddito di libertà per le donne vittime di violenza - Archivio

COMMENTA E CONDIVIDI

Arriva il reddito di libertà. Destinatarie le donne vittime di violenza che, al fine di riacquisire la perduta autonomia abitativa e personale, potranno richiedere all’Inps 400 euro mensili per un massimo di un anno. A stabilirlo, tra l’altro, è il dpcm 17 dicembre 2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 172/2021, che distribuisce tre milioni di euro di risorse alle Regioni. Per l’operatività della nuova misura, cumulabile peraltro con il reddito di cittadinanza (Rdc), occorrono le istruzioni dell’Inps. La misura è finanziata da uno specifico Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza istituito dal dl n. 223/2006 (convertito dalla legge n. 248/2006) e finanziato con tre milioni per l’anno 2020. La finalità è contenere i gravi effetti economici derivanti dal Covid-19 per le donne in condizione di maggiore vulnerabilità, nonché favorire, tramite l’indipendenza economica, percorsi di autonomia ed emancipazione alle donne vittime di violenza in condizione di povertà.

Il reddito di libertà è un contributo economico, fissato in misura massima di 400 euro pro-capite su base mensile, erogabile per un massimo di 12 mensilità. Si rivolge alle donne vittime di violenza, sole o con figli minori, seguite dai Centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Il reddito di libertà è riconosciuto a domanda, da presentare all’Inps secondo un modello che sarà predisposto sotto forma di autocertificazione dell’interessata, allegandovi anche una dichiarazione firmata dal rappresentante legale del centro antiviolenza che l’ha in carico e che attesti il percorso di emancipazione e autonomia intrapreso e una dichiarazione del servizio sociale che ne attesti lo stato di bisogno legato alla situazione straordinaria o urgente. Spetta all’Inps approntare il modello di domanda e definire le modalità di presentazione.

L’Istituto di previdenza erogherà il reddito di libertà entro i limiti delle risorse assegnate a ciascuna Regione. La ripartizione dei tre milioni di euro è avvenuta sulla base della popolazione femminile residente in ciascuna regione e appartenente alla fascia d’età dai 18 ai 67 anni. Alla Lombardia, per esempio, sono andati 491.595 euro e alla Campania 345.087 euro; in coda la Valle d’Aosta con 6.014 euro.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: