Gratuito, evolutivo, accessibile. Sono queste le tre caratteristiche di Oira, acronimo di "Online risk assessment", la piattaforma web che consente la creazione di strumenti settoriali di valutazione dei rischi, in modo semplice e standardizzato. Il progetto, sviluppato e gestito dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha), è un esempio di come l’open innovation si diffonda sempre più, anche in settori lontani dall’Ict e possa portare benefici concreti alla quotidianità di lavoratori e imprese. Oira è, allo stesso tempo, uno spazio di approfondimento e condivisione delle buone pratiche tra i diversi Stati membri e un aiuto concreto per ridurre gli infortuni e le malattie professionali.
Sono, infatti, disponibili strumenti telematici per aiutare i processi di valutazione dei rischi in diversi settori professionali, tramite un autovalutazione guidata. Oltre ai soggetti istituzionali e le associazioni di categoria che svolgono un’importante azione di sensibilizzazione, Oira vuole avvicinare, innanzitutto, le piccole e medie imprese che possiedono meno risorse da dedicare a questo tipo di attività. Un’attività che, però, è fondamentale perché finalizzata a tutelare un diritto imprescindibile come quello alla salute.
Si parte dalla valutazione dei rischi perché è il primo importante tassello della strategia comunitaria per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Per questo, anche in Italia, viene dedicato ampio spazio, nel Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, a definirne l’oggetto (il tipo di attività, le categorie di lavoratori e i fattori potenziali di rischio) e come tradurla dalla teoria alla pratica. Non a caso, tra gli obblighi non delegabili per il datore di lavoro, c’è proprio la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento che dovrà individuare le misure di prevenzione adottate (documento di valutazione dei rischi, dvr).
Il processo di valutazione sulla piattaforma Oira si articola in quattro fasi.
– Presentazione: è il primo step per conoscere lo strumento e iniziare a personalizzarlo in base alla propria realtà aziendale. E’ richiesta la registrazione per accedere alla seconda fase.
– Identificazione: qui il sistema presenterà una serie di potenziali pericoli per la salute e la sicurezza presenti sul luogo di lavoro e si dovrà rispondere alle domande in modo affermativo o negativo.
– Valutazione: in questa fase di valutazione è possibile determinare il livello di rischio connesso a ciascun pericolo identificato.
– Misure-programma: nell’ultima parte devono essere indicate le misure necessarie per gestire i rischi e le eventuali risorse economiche e umane da impiegare. Poi sarà possibile stampare il report finale.
I toolkit sono accessibili online e sono suddivisi per Paese e per settore. Per l’Italia, il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha messo a disposizione uno strumento dedicato agli uffici, realizzato grazie a gruppo di lavoro nazionale costituito dai rappresentanti di amministrazioni pubbliche centrali e territoriali, delle parti sociali e da esperti di enti pubblici di ricerca quali l’Istituto superiore di sanità e l’Inail.
Le attività prese in esame sono: l’utilizzo del videoterminale e dei suoi accessori per immissione ed elaborazione dati, l’attività di segreteria, il rapporti con i clienti e i fornitori, l’archiviazione dei documenti. Ovviamente, si tratta di una prima base per l’elaborazione del Dvr. Se sono presenti mansioni o rischi non strettamente legati all’attività di ufficio, il datore di lavoro deve integrare il documento. Attraverso l’impegno per la sicurezza e la salute, il management aziendale può creare un ambiente di lavoro che incoraggi tutti a contribuire nell’individuare e affrontare i rischi.
Oira è sì uno strumento di supporto gestionale e lo diventa anche di partecipazione, promuovendo una reale cultura della prevenzione.
Tra gli obiettivi dell’Agenzia europea Eu-Osha c’è, dunque, anche quello di favorire una vita lavorativa sostenibile grazie al coinvolgimento di imprese, lavoratori e istituzioni. Un’attività di sensibilizzazione che ogni anno ha il suo appuntamento nella settimana europea dedicata alla sicurezza sul lavoro. Per il 2018, l’iniziativa è stata incentrata sulla campagna di sensibilizzazione dedicata alle sostanze pericolose, grazie a una serie di incontri che si sono svolti in tutti gli Stati membri.
È l'acronimo di "Online risk assessment". Il progetto, sviluppato e gestito dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha), è gratuito, evolutivo . accessibile
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