Annunciati a dicembre 2023, ufficializzati dal Ministero a febbraio in un tavolo con le associazioni, ma non ancora resi disponibili: è l'incredibile situazione dei nuovi incentivi varati dal governo per l'acquisto di automobili nuove. Ora Federauto, la federazione che riunisce i Concessionari nazionali, e UNRAE, l'associazione dei costruttori esteri in Italia, chiedono con massima urgenza al Governo, e in particolare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di accelerare le procedure di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM relativo alla rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, il cosiddetto Ecobonus, e di attivare rapidamente la piattaforma informatica per la prenotazione degli incentivi.
La protesta di Federauto e UNRAE per gli ecobonus annunciati e non ancora operativi: "La conseguenza: mercato paralizzato e blocco di molte attività connesse"
“La prolungata attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto sta causando gravi conseguenze all’intera filiera automotive, e i ritardi accumulati nei quasi sei mesi trascorsi dall’annuncio della rimodulazione degli incentivi non sono più giustificabili”, commentano in un comunicato congiunto Federauto e UNRAE. “La criticità della situazione - proseguono le due Associazioni - è accentuata dal fatto che il 1° febbraio scorso, ormai quasi quattro mesi fa, il nuovo schema incentivante è stato ufficialmente presentato durante il Tavolo Automotive presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con dovizia di dettagli sui contributi unitari, e che gli incentivi, ancora non entrati in vigore, cesseranno di essere operativi alla fine dell’anno”.
Oltre a causare un clima di trepida attesa e la conseguente paralisi del mercato, in particolare con una flessione allarmante della domanda di nuove autovetture a zero o a bassissime emissioni, tale insostenibile ritardo ha generato il blocco delle attività delle reti di distribuzione, delle agenzie di comunicazione, delle concessionarie di pubblicità, delle società finanziarie e delle imprese di autonoleggio.
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