giovedì 11 ottobre 2018
Gasolio al bando? Per la prima volta alcuni modelli Fiat sono offerti a prezzo inferiore. Ma l'Italia ha bisogno di incentivi strutturali
La campagna pubblicitaria Fiat per alcuni suoi modelli a gasolio

La campagna pubblicitaria Fiat per alcuni suoi modelli a gasolio

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Non c’era bisogno di un programma a vantaggio dei clienti per accorgersi che il momento per le autovetture a gasolio fosse drammatico. L’offerta di alcuni modelli diesel di Fiat per la prima volta nella storia ad un prezzo inferiore rispetto agli omologhi a benzina, segna comunque un punto di non ritorno. La proposta lanciata in questi giorni dal marchio italiano di Fca riguarda solo vetture in pronta consegna, e vale (per ora) solo sino a fine di ottobre e solo per due famiglie di modelli, Tipo e 500L. Ma la campagna Fiat che spiega l’offerta – sottolineando che le due vetture diesel in questione ora consentono un risparmio rispetto al benzina di circa 3.000 euro al momento dell’acquisto – non si esime dal precisare che le stesse garantiscono circa 600 euro all’anno di risparmio al distributore e una percorrenza di circa 400 km in più con un pieno. Cifre che confermano quello che tutti sanno, cioè che l’efficienza del gasolio è difficilmente battibile.

Esattamente come la guerra al diesel che invece continua incessante e sta pesantemente orientando il mercato. Prima ancora che entrassero in vigore i blocchi fino alle Euro 3 comprese, in Lombardia, Veneto, Piemone ed Emilia Romagna (dove lo stop era stato esteso addirittura alle Euro 4 prima che per queste ultime venisse revocato), in settembre le vendite delle vetture a gasolio in Italia avevano perso il 38,3% dei volumi e 10 punti di share, fermandosi al 47,9% del totale vendite. Nel cumulato dei primi 9 mesi, le auto a gasolio conservano tuttavia la maggioranza assoluta (quota del 53,3%). Per questo, oltre alle singole iniziative delle Case costruttrici, sembra davvero irrinunciabile l’adozione di un piano di incentivi strutturale a livello nazionale per consentire ai più di 13 milioni di possessori di auto ante Euro 4 in Italia (quasi il 36% del totale) di acquistarne una nuova meno inquinante come sta avvenendo in quasi tutti gli altri Paesi europei.

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