La tendenza dei costruttori è sempre più quella di ridurre i comandi auto fisici a favore di quelli digitali, gran parte dei quali sono integrati in una unità centrale di controllo, ossia il display touch screen. Oggi gran parte delle funzioni sono controllabili con una pressione (spesso sin troppo lieve) di un dito. Ma un test in Europa ha messo in evidenza che la distrazione è in agguato, superiore a quella rappresentata dai "vecchi" comandi fisici. Il problema maggiore emerso è che molte funzioni non possono essere attivate in modo intuitivo senza distogliere lo sguardo per guardare il display. Inoltre in alcuni casi, la ricerca delle funzioni nei menu e sotto-menu digitali porta a distrazioni pericolosamente lunghe.
E’ stato il popolare magazine svedese Vi Bilägare, letteralmente "noi proprietari di auto", ad analizzare undici auto di vari produttori misurando il tempo necessario al conducente per eseguire operazioni basilari, come cambiare stazione radio o regolare il climatizzatore mentre l'auto procede a una velocità di 110 km/h. Nello specifico, il test ha preso in considerazione questi comandi: attivazione del riscaldamento del sedile, aumento della temperatura di due gradi e avviamento dello sbrinatore; accensione della radio e regolazione della stazione su un canale specifico; azzeramento del computer di bordo; abbassamento dell'illuminazione della strumentazione al livello più basso e spegnimento del display centrale. I modelli erano Bmw iX, Dacia Sandero, Hyundai Ioniq 5, Mercedes Benz GLB, MG Marvel R, Nissan Qashqai, Seat Leon, Subaru Outback, Tesla Model 3, Volkswagen ID.3, Volvo C40 e V70. Un mix ben assortito per tipo di carrozzeria e alimentazione
L'esito è stato clamoroso: la migliore del gruppetto è stata la Volvo V70, un’auto nata nel 2005. Sulla vettura svedese le operazioni prima descritte sono state eseguite in dieci secondi netti, durante i quali l'auto viene ha percorso 306 metri a 110 km/h. La peggiore è invece risultata essere la MG Marvel R, che ha un grande pannello touch ma a quanto pare poco immediato da utilizzare. A bordo dell'auto inglese (ora il marchio è cinese), sono stati necessari ben 44,9 secondi per eseguire le operazioni della prova; lasso di tempo durante il quale la vettura ha percorso 1.372 metri, ossia circa quattro volte la distanza toccata dal modello svedese. Va fatta una considerazione: una V70 di 17 anni fa è sicuramente più semplice da gestire di un'elettrica di nuova concezione, tanto più per guidatori svedesi. Ma i risultati del test sui secondi necessari per l'attivazione delle funzione, vanno presi nella loro interezza ed ecco che dietro la migliore si sono ben comportate Dacia Sandero e Volvo C40 (ancora...) mentre le peggiori insieme alla già citata Marvel R sono state Seat Leon e Bmw iX. Al netto di qualche dubbio, i risultati del test meritano una riflessione sulla sofisticazione delle plance. E sulla tecnologia in generale.