Anche Hyundai ha organizzato la sua “Experience”. Termine, quest’ultimo, molto utilizzato dalle case automobilistiche per definire quell’incontro nel quale, oltre a mettere a disposizione tutte le proprie vetture (ovviamente per farle testare), si fa il punto della situazione dando un po’ di… numeri. Al press event organizzato al Boscareto Resort di Serralunga d’Alba, quindi, a dare i numeri di Hyundai e in particolare della filiale italiana è il direttore generale Andrea Crespi, che esordisce tracciando le tappe più importanti di un percorso che, in soli 14 anni, ha visto il marchio coreano diventare il 5° assoluto nel mondo.
«Come costruttore di automobili - spiega Crespi - Hyundai nasce nel 1967 e dopo averla presentata al Salone di Torino nel 1975, esporta in Europa la prima vettura: la Pony disegnata da Giugiaro. Nel 1997 inizia la produzione nel sito turco di Izmit; nel 2003 realizza il centro tecnico a Russelsheim; nel 2008 nasce la filiale italiana; nel 2014 il debutto nei Rally, e un record assoluto: Hyundai supera le 6 milioni di unità vendute in Europa».
Insomma, la Casa coreana è divantata un vero e proprio Global Player...«Solo nel 2014 abbiamo prodotto in 8 stabilimenti in tutto il mondo ben 4,96 milioni di esemplari. Le nostre vendite sono aumentate parecchio tanto che dalle 1 milione e 489 mila unità del 2000 siamo arrivati a 4 milioni e 836 mila unità. In Europa abbiamo ben 10 filiali che nel 2014 hanno vendute 422 mila vetture». E l’Italia, fra queste filiali, che ruolo ha?«Molto importante, tanto da essere il 3° mercato Europeo per Hyundai. Non a caso, nel 2014 è stata premiata come miglior filiale mondiale. E a proposito vorrei sottolineare che il 97% delle vetture vendute in Italia sono realizzate in Europa, e precisamente nel nostro stabilimento in Turchia (i10 e i20) e in Repubblica Ceca (ix20, gamma i30, i35 e il nuovo Tucson che arriverà a settembre».Tradotto in numeri significa che…«Significa che, per esempio, dal 2007 al 2015 la nostra quota di mercato è passata dall’1 al 3% grazie soprattutto alle vendite ai privati: nel 2012 rappresentavano il 68%; nel 2013 il74%, nel 2014 l’88% e, nei primi 4 mesi del 2015 siamo intorno al 92%. Se nel periodo gennaio-aprile 2015 il mercato dei privati (307,611 unità) è cresciuto del 12%, noi abbiamo registrato un ottimo + 22% con 15,897 unità». Non siete quindi interessati più di tanto al noleggio a breve termine?«In effetti i numeri non ci sono. Abbiamo un -18% nel noleggio a lungo termine ma sono convinto che, per esempio, con la nuova i40 potremmo invertire questa tendenza».Hyundai oggi è presente in tutti i segmenti…«Sì, è vero. Nel segmento A – e mi riferisco al mercato privati - con la i20, abbiamo una quota di mercato pari al 4,5% e siamo la prima vettura straniera mentre nel segmento B, grazie alla nuova i20, abbiamo raggiunto il 2,7%; nel segmento C ce la caviamo molto bene con la i30 e, l’arrivo della versione Turbo, disponibile a 3 e a 5 porte, ci permetterà di conquistare nuovi clienti. Per quanto riguarda i SUV, in attesa della nuova Tucson (dovrebbe arrivare a settembre n.d.r.), a darci soddisfazioni c’è l’intramontabile Santa Fe».