Un momento di formazione in aula - Archivio
La ripresa passa dalla formazione. I numeri di Fonditalia (Fondo Formazione Italia) relativi ai primi sei mesi dell’anno lo confermano: le aziende tornano a credere nella formazione professionale dei propri dipendenti. Nello specifico, i progetti approvati alla fine dello scorso mese di giugno sono stati 485, per un importo di oltre dieci milioni di euro che hanno finanziato la formazione di 1.700 aziende e un totale di 16.014 lavoratori. La fotografia scattata da FondItalia vede la Lombardia saldamente al comando nella classifica delle regioni virtuose per numero di aziende beneficiarie (24,5%), seguita dalla Puglia (15,6%) e dall'Emilia-Romagna (9%). Va segnalato che, rispetto al 2021, anche la Valle d’Aosta ha ripreso a investire in formazione, soprattutto nei settori turistico/alberghiero e del commercio al dettaglio e all’ingrosso; particolare da segnalare, l’80% dei dipendenti valdostani che ha frequentato un corso di formazione è in possesso del diploma di laurea, mentre il 20% del diploma di scuola superiore. Continuando l’analisi dei primi quattro sportelli dell’anno di Fonditalia, si evince che al primo posto figurano le microimprese (54%), con un numero di dipendenti inferiore ai 10 lavoratori, seguite dalle piccole imprese (34%) da 10 a 49 dipendenti, mentre le medie imprese (8,7%) si attestano al terzo posto; fanalino di coda le grandi imprese (3%). Osservando i destinatari, si nota che il 19% dei dipendenti che hanno preso parte a un corso di formazione provengono dalle microimprese; il 40% dalle piccole imprese; il 26% dalle medie imprese e il restante 15% dalle grandi imprese. Tra i settori maggiormente rappresentati troviamo il commercio (33%), seguito dal manifatturiero (21%) e il comparto delle costruzioni (12%). Piace sempre di più il modello di formazione “da remoto” che, con le sue oltre 26mila ore di videolezioni, costituisce il 64% della modalità formativa. L’apprendimento in aula si attesta sulle 14.700 ore (36%). Sviluppo delle abilità personali (30%), gestione aziendale e amministrazione (19%), sicurezza sul lavoro (15%): sono queste le tre aree su cui ruota la maggior parte dei corsi. Per il 33%, i partecipanti ai corsi di formazione sono donne, il 67% uomini. La classe di età maggiormente rappresentata è quella compresa nella fascia dai 40 ai 49 anni (27%) seguita da quella tra i 30 e i 39 anni (25%); se osserviamo il livello di istruzione dei partecipanti ai corsi di formazione in questa prima parte dell’anno, troviamo che il 40% è in possesso del diploma di scuola superiore, il 29% della licenza di terza media e l’11% di una laurea specialistica o magistrale.
Tra transizione digitale e formazione dei giovani
L’Agenzia per il lavoro Umana e SolidWorld Group – gruppo di aziende che sviluppa tecnologie 3D per l’intero processo digitale delle imprese che aiutano a progettare, sviluppare e fabbricare prodotti in modo più efficiente e sostenibile – lanciano Insight4Works, l’Academy che partirà il 3 ottobre, dedicata allo sviluppo di competenze digitali necessarie per l’inserimento di diplomati e laureati nel mondo del lavoro, in particolare nelle “fabbriche digitali”, l’evoluzione della fabbrica tradizionale caratterizzata da un alto tasso di innovazione tecnologica e interconnessa. L’Academy nasce con l’obiettivo di individuare giovani talenti su tutto il territorio nazionale da formare come esperti di prodotto in area CAD e 3D, Manufacturing Consultant, progettisti e preventivatori, ERP Integrator, MES Specialist e Digital Enabler in generale. Tutte professioni molto richieste dalle imprese produttive che stanno effettuando il passaggio alla “Industry 4.0” finalizzato all’ammodernamento e alla competitività internazionale.
Nasce la prima Academy gratuita per diventare data analyst, a supporto dell’occupazione giovanile. Diciotto settimane, 650 ore di studio e un impegno full time dal lunedì al venerdì: si articola così la prima Digital Factory del progetto Generation4Zurich, nata dalla collaborazione tra Zurich Italia e Generation Italy, fondazione no-profit creata da McKinsey & Company. Un percorso formativo per diventare data analyst, rivolto ai giovani di tutta Italia tra i 18 e i 29 anni, che avrà inizio il 12 ottobre e non richiederà alcun titolo di studio specifico o competenze pregresse, solo impegno e motivazione. Per partecipare basterà superare un test di selezione e un colloquio; si potrà quindi accedere a un percorso di formazione gratuita, che accompagnerà i 25 partecipanti nel mondo della data analysis. È possibile candidarsi fino al 3 ottobre sul sito www.italy.generation.org/data-analyst
Techyon, a meno di quattro anni dalla sua nascita, registra un tasso di crescita tra i più alti in Europa. Dopo aver chiuso il 2021 con un risultato economico superiore ai 3,5 milioni di euro, sta ottenendo numeri da record anche nel 2022. Decisa a continuare la sua ascesa, Techyon punta a raggiungere un fatturato di sei milioni di euro entro la fine dell’anno. Credere fortemente nel valore della formazione continua e di alto livello non è l’unico tratto distintivo di questa realtà. Techyon è infatti da sempre attenta a favorire il giusto equilibrio tra vita lavorativa e vita privata dei propri dipendenti e lo fa attraverso piccole e grandi iniziative: party aziendali, pet policy, una sede dotata di palestra aziendale e area relax con numerosi comfort. Tra le tante iniziative promosse, una delle più apprezzate è sicuramente il Techyon Camp: l’esclusivo programma che permette ai collaboratori di effettuare un periodo di lavoro da remoto all'estero, direttamente dall’Isola di Gran Canaria, nell’Oceano Atlantico. Tutte queste iniziative volte a offrire ai collaboratori esperienze oltre l’ordinario, permettere l’acquisizione di nuove skill e favorire la contaminazione di idee sono possibili grazie agli ottimi risultati economici ottenuti dall’azienda.