giovedì 10 aprile 2025
Il marchio tedesco in una spettacolare installazione a Milano svela in anteprima mondiale la A6 Avant e la sua interpretazione del futuro della mobilità
La nuova A6 nell'installazione di Audi House of Progress a Milano

La nuova A6 nell'installazione di Audi House of Progress a Milano - .

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Parola d'ordine: flessibilità. L'automobile in generale l'ha scelta (e in parte subita), travolta dall'elettrificazione che le sta regalando gioie e dolori. Audi ne ha fatta addirittura una bandiera per raccontare la tecnologia e la propria visione del futuro. E non c'era contesto più esatto per mostrarlo che la Design Week, il carrozzone che accompagna il Salone del Mobile di Milano e il suo variopinto corollario del Fuorisalone, ma con quel tocco di raffinatezza e contenuti ai quali il marchio tedesco non rinuncia mai. Ecco allora l'Audi House of Progress, la spettacolare installazione aperta al pubblico in Corso Venezia e ospitata negli spazi di Portrait Milano. Fino a domenica 13 aprile sarà possibile visitarla e vedere la nuova Audi A6 Avant, presentata in anteprima mondiale. Al suo fianco, la versione A6 Avant e-tron basata sulla piattaforma premium elettrica (PPE). Due visioni della stessa mobilità, due approcci diversi ma che viaggiano in parallelo in attesa di comprendere meglio se la mobilità fatta di motori termici avrà ancora un futuro, oppure se il futuro a trazione 100% elettrica potrà davvero sostituirla.

«È quanto definiamo “flessibilità tecnologica”, ovvero il nostro modo di rispondere oggi — attraverso una tecnologia non fine a se stessa — alle più diverse esigenze di mobilità. È il nostro modo di interpretare il passaggio dal presente al futuro con equilibrio, con chiarezza e assoluta determinazione nel realizzarlo», sottolinea il Direttore di Audi Italia, Timm Barlet. «Audi House of Progress è il nostro avamposto nel mondo della creatività e del design internazionale. Un luogo che interpretiamo da 12 anni per raccontare il punto di vista Audi sul presente e sul futuro della mobilità. Negli ultimi anni abbiamo raccontato con chiarezza la nostra visione: produrre vetture alimentate da energia rinnovabile attraverso un processo industriale sostenibile. In questa edizione poniamo l’attenzione dal dove al come intendiamo raggiungere il nostro obiettivo», dice Barlet.

ll tema dell’Audi House of Progress 2025 è appunto “flexability”, neologismo che fonde abilità e flessibilità, che ha preso vita sia in forma astratta che concreta. L’aspetto concettuale è stato affidato allo studio artistico DRIFT, fondato da Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, noti per la loro capacità di trasformare la tecnologia in arte emozionale. Gli artisti hanno sottolineato come il movimento, sia fisico che emotivo, sia alla base dell’innovazione: «È stato facile trovare il punto in comune tra Audi e DRIFT. La nostra missione comune è quella di far muovere le persone. Non solo in modo fisico, ma anche e soprattutto in modo emotivo». Le due auto vengono esaltate dall’installazione che ne racconta anche il processo creativo. Spiega Francesco D’Amore, Exterior Designer di Audi AG: «Creare Audi A6 Avant è stata una bella sfida, ispirata al DNA Audi. L’obiettivo era ottenere linee perfette e nitide, combinate con la morbida tensione delle superfici. Equilibrio tra sportività e fierezza, nitidezza e morbidezza».


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