L'approccio della finanza cooperativa mutualistica per lo sviluppo. Il fenomeno migratorio strutturale, che interroga opinioni pubbliche e governi in queste ore. Ma anche uno sviluppo economico che risulti sostenibile sotto il profilo ambientale, drammaticamente richiamato dall’Enciclica di papa Francesco
Laudato si’. Sono i temi emersi nel corso del seminario
Finanza cooperativa per lo sviluppo sostenibile: strumenti e buone pratiche per il sistema italiano di cooperazione allo sviluppo, organizzato a Milano Expo 2015 presso Cascina Triulza da Coopermondo, l'associazione per la cooperazione allo sviluppo tramite le imprese cooperative promossa da Confcooperative e da Federcasse, la Federazione italiana delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali. «Siamo a poche settimane dalla Terza Conferenza Internazionale sul finanziamento per lo Sviluppo e a pochi mesi dall’adozione della nuova agenda per lo sviluppo sostenibile», ha dichiarato il direttore generale della Cooperazione allo Sviluppo del ministero degli Esteri,
Giampaolo Cantini. «Nel finanziamento per lo sviluppo serve una pluralità di strumenti finanziari. Sicuramente l'aiuto pubblico, ma fondamentale è anche il
blending tra varie forme di finanziamento e il dialogo tra i diversi operatori». Il Credito Cooperativo e la microfinanza sono forme di finanziamento particolarmente adatte per i piccoli agricoltori, il vero
asset dell’agricoltura mondiale, che costituisce il 75% di tutta la struttura produttiva globale di generi alimentari. «La finanza cooperativa innesca processi di aiuto allo sviluppo, di protagonismo delle persone, delle famiglie e delle comunità che creano il proprio lavoro, migliorano le condizioni di vita passando dall’agricoltura di sussistenza a quella di scambio», ha spiegato il direttore generale di Federcasse,
Sergio Gatti. Per questo «la finanza cooperativa contribuisce a trattenere nel proprio Paese i migranti di origine economica». Ed è quanto sta cercando di fare, ad esempio, il Credito Cooperativo in Ecuador e in Togo con due iniziative di promozione della finanza cooperativa rivolta allo sviluppo. Un «investimento in umanità», come ha detto
Bepi Tonello – presidente di Bancodesarollo, partner ecuadoriano di Federcasse – che, insieme ad altri protagonisti, ha raccontato la propria esperienza nella seconda parte dell’incontro.