mercoledì 3 giugno 2015
I dati presentati in occasione della V edizione di Expo Training ed Expolavoro&Sicurezza, la prima Fiera del settore in Italia, che ha preso il via oggi a Milano.
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Aumenta la percentuale delle grandi aziende che investono in formazione (circa la metà), mentre sono meno fiduciose le piccole e medie imprese. Inoltre, si tende a investire nelle competenze di base, piuttosto che in quelle strategiche. Questi alcuni degli elementi emersi dall'annuale ricerca condotta dall'Osservatorio di Expo Training su un campione qualificato di imprese, presentata in occasione della quinta edizione di Expo Training ed Expolavoro&Sicurezza, la prima Fiera della formazione,lavoro e sicurezza in Italia, che ha preso il via oggi a Milano."La crisi sta tagliando ulteriormente la formazione professionale e in questo modo si compromette uno degli asset principali per il futuro delle nostre imprese e del mondo del lavoro", dichiara Carlo Barberis, fondatore di Expo Training.La percentuale delle aziende che fanno formazione e che intendono farla nel 2015, comunque, sale (anche se non di molto) col salire della dimensione. Infatti, in quelle fra i 100 e i 300 dipendenti la percentuale di chi ha investito in questo campo si assesta al 15% mentre cresce al 26% in quelle medio-grandi (300-500 addetti), al 32% per quelle fino a mille dipendenti, per arrivare oltre il 50% nella grande industria. "Il quadro che emerge - continua Barberis - è quello di una scarsa o quasi nulla fiducia nella formazione nelle piccole e medie imprese, a fronte di una maggiore convinzione e utilizzo nelle grandi aziende: il dato generale evidenzia, inoltre, un livello di arretratezza del nostro Paese rispetto ai Paesi più avanzati ancora molto evidente".Le attività formative delle aziende si concentrano prevalentemente su competenze di base e non strategiche: i corsi riguardano soprattutto l'inglese, l'informatica e la sicurezza sul lavoro, a scapito di corsi sulle discipline tipiche della cultura aziendale come il marketing, la comunicazione, il management, le vendite e su competenze strategiche che possono incidere sulla competitività delle imprese.Ben il 51% delle aziende ha ridefinito l'organizzazione aziendale apportando significativi cambiamenti. Se la sostituzione di professionalità divenute ormai obsolete, effettuata dal 35% del totale delle imprese, ha rappresentato un passaggio ineludibile, d'altro canto le aziende sono state spinte a innovare le competenze, aggiornando quelle esistenti e acquisendone di nuove: il 40% ha effettuato assunzioni inserendo nuove professionalità in azienda e il 30% si è attivato per riconvertire e riqualificare il personale esistente. L'inserimento di nuove risorse in sostituzione delle vecchie o il ricorso a competenze esterne più specialistiche, utili a supportare il cambiamento in corso, si sono accompagnati all'esigenza di ottimizzare l'organizzazione interna e rimotivare i gruppi di lavoro, in un processo complesso che ha visto ridisegnare dal basso l'organizzazione aziendale, con il 're-engineering' dei processi lavorativi (38%), l'introduzione di nuove prassi, la riorganizzazione dei gruppi di lavoro (33%), la revisione dei turni e degli orari interni (19%). Ancora, ben il 28% delle aziende, coerentemente con gli obiettivi di produttività fissati, ha ridefinito il sistema di valutazione e i meccanismi premiali.E per aiutare aziende e organizzazioni ExpoTraining ha rafforzato il servizio 'Matching', un sistema per far incontrare i decisori aziendali e i buyer delle Hr con i fornitori di soluzioni per lerisorse umane e corsi di formazione.ll 'Matching' della formazione è rivolto sia ad aziende e organizzazioni che desiderano acquistare formazione sia agli enti di formazione che desiderano vendere i loro servizi per le risorse umane,con l'obiettivo di favorire lo sviluppo di piani formativi per le imprese e la pubblica amministrazione. Una vera e propria 'piazza' della formazione che offre una visione globale delle novità e dei trend innovativi nelle varie discipline della formazione, una conoscenza diretta degli enti e degli attori della formazione, dei momenti di aggiornamento tramite i convegni e workshop e spunti attraverso i propri social network.
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