sabato 12 settembre 2015
In tempo di crisi i dipendenti preferiscono nidi aziendali, campus, formazione, orientamento al lavoro e rimborsi spese scolastiche.
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Secondo la stima del Codacons, anche quest’anno il costo dei libri e del materiale scolastico andranno a impattare negativamente sui bilanci delle famiglie italiane; sono previsti, infatti, fino a 1.100 euro per alunno. Oltre a zaini, cartelle e corredi, il peso maggiore sarà però rappresentato dai libri di testo (da un minimo di 300 a un massimo di circa 600 euro a ragazzo).Imputati, ancora una volta, l’insufficienza delle politiche a sostegno della famiglia e il deficit degli aiuti statali che, nel nostro Paese, e solo lo scorso anno, rappresentavano l’1,6% del Pil contro il 2,3% della media Ocse. Se poi allora lo stallo è aggravato dal taglio al fondo dei finanziamenti per le famiglie (da un miliardo del 2007 a 45 milioni nel 2014), e l’istruzione universitaria è trattata da bene di lusso (rette fino a 3mila euro annui pergli studenti in ultima fascia Isee), per ora il secondo welfare sembra proprio imporsi come unica 'ancora di salvezza'. Supporto allo studio e all’educazione dei figli è infatti una delle possibili aree d’intervento su cui un’azienda può focalizzare il proprio piano welfare. Numerose le iniziative proposte da Eudaimon in questadirezione e già implementate da diverse aziende clienti:• rimborso spese scolastiche (direttamente in busta paga, art. 51 del Tuir) per un risparmio medio a persona stimato intorno alle 150 euro - lo ha attivato Edison per sostenere i genitori dei ragazzi di scuole superiori e Università (es. acquisto libri, rette scolastiche) e lo propone anche Ferrero attraverso la formula flexible benefits;• sessioni di orientamento/employability - già organizzate da aziende come Mediaset e Wind per fornire ai giovani linee guida sui percorsi allo studio e all’ingresso al mondo del lavoro;• campus estivi e vacanze studio - non solo un’esigenza di conciliazione per i genitori ma un’esperienza ludica e formativa per bambini e ragazzi: come fa Ermenegildo Zegna proponendo un campus dedicato ai figli dei propri dipendenti, e ad altre aziende, presso l’Oasi naturalistica di Bielmonte;• corsi di formazione e di lingua - messi a disposizione online o sotto forma di 'classi aziendali';• convenzioni e agevolazioni con asili nido su scala nazionale e locale. Si confermano infatti anche per quest’anno la difficoltà di accesso agli asili comunali: lo ha ottenuto meno del 12% deirichiedenti, a fronte poi di una retta mensile media di 311 euro calcolata sul reddito mediodegli italiani.Siamo distanti dal modello virtuoso di realtà come Germania e Finlandia (dove, per esempio,sono state abbattute le tasse universitarie), ed è quindi ancor piu significativo in Italia il contributo economico che l’azienda può fornire al collaboratore - a copertura totale o parziale - per le spese dei servizi appena citati. Le iniziative di utilità sociale, tra l’altro, vengono considerate deducibili per l’azienda (per un ammontare complessivo non superiore al 5 per mille del costo del lavoro).
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