Enrico Valocchia, ceo di Hume Capital - Elena Galimberti
L’autunno 2023 e la ripresa post estiva partono con il piede giusto sul fronte dell’occupazione in Italia, con la previsione di 1,4 milioni di assunzioni tra settembre e novembre - in crescita dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2022 - e 531mila nuovi lavoratori ricercati dalle imprese a settembre (con un contratto a tempo determinato superiore a un mese o a tempo indeterminato), 7mila in più (+1,3%), rispetto a quanto programmato un anno fa. Secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal, la maggiore domanda di lavoro proviene dalle grandi imprese (con oltre 250 dipendenti) e dalle medio-piccole (10-49 dipendenti), mentre quelle di minore dimensione (1-9 dipendenti) prevedono per settembre un calo delle assunzioni (-3mila). Decisamente positivo l’andamento delle aziende di servizi che prevedono 371mila contratti di lavoro per settembre (+1,0% rispetto a 12 mesi fa) e quasi 989mila nel trimestre (+1,3% sullo stesso arco temporale del 2022). Sono soprattutto i servizi alle persone (111mila contratti nel mese e 238mila nel trimestre) - grazie alle assunzioni nel settore dell’istruzione e servizi formativi privati - e trasporti e logistica (44mila e 126 mila) a registrare delle buone performance, mentre commercio e turismo subiscono una battuta d’arresto, con la stima di 59mila assunzioni questo mese (-2,2% sul 2022) e 185mila nel trimestre (-0,8%), per le prime e 69mila (-7,3%) e 193mila (-2,2%) per le seconde. Bene anche le costruzioni che programmano a settembre 60,5mila assunzioni e 196mila nel periodo settembre-novembre (+3,5mila nel mese e +15mila nel trimestre).
Il tempo determinato si conferma la forma contrattuale maggiormente proposta, con 284mila unità, pari al 53,4% del totale. Seguono i contratti a tempo indeterminato (108mila), di somministrazione (57mila), gli altri contratti non alle dipendenze (32mila), di apprendistato (26mila), gli altri contratti alle dipendenze (14mila) e collaborazione (11mila). La Lombardia si conferma la prima regione italiana per nuovi ingressi occupazionali (previsione 121.640 a settembre), seguita da Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Campania e Piemonte.
Il Bollettino del Sistema informativo Excelsior evidenzia inoltre una spiccata difficoltà di reperimento delle posizioni richieste, che riguarda il 48% delle assunzioni programmate (+ 5% rispetto al 2022) con quote tra il 60% e il 70%, per molte figure tecnico – ingegneristiche e di operai specializzati. «Nel 2023 abbiamo finora chiuso otto operazioni di vendita e tutte le società che hanno deciso di acquisire un’Agenzia per il lavoro operano nei rami della logistica e dei servizi alle aziende - spiega Enrico Valocchia, ceo di Hume Capital -. In questi settori è presente una forte e costante richiesta di personale: nella logistica si cercano soprattutto magazzinieri, scaffalisti e corrieri; per quanto riguarda i servizi alle aziende c’è grande richiesta di vigilanza e addetti alle pulizie. Milano e Roma si confermano come le città dove la crescita di questi settori è più forte, ma nell’ultimo anno abbiamo notato un trend positivo anche a Torino, Bologna, Bari e Napoli. La somministrazione di personale è uno dei rapporti di lavoro più utilizzati nella logistica e nei servizi alle aziende, per contare su nuova manodopera. In questi settori è in corso una grande crescita del lavoro in outsourcing, conto terzi, e un’agenzia per il lavoro è l’unico soggetto autorizzato a stipulare contratti di somministrazione, al fine di fornire personale in piena regolarità».