Ansa
Sono ripresi oggi i flussi di gas approvvigionati da Gazprom all'Italia e "la ripresa delle forniture è stata resa possibile dalla risoluzione da parte di Eni e delle parti coinvolte dei vincoli che derivano dalla nuova normativa introdotta dalle autorità di regolamentazione austriache". Lo comunica Eni. Le forniture erano state interrotte lo scorso primo ottobre - spiegava la società - per "la dichiarata impossibilità di trasportare il gas attraverso l'Austria" motivata da Gazprom.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen ha detto alla plenaria di Strasburgo che "negli ultimi sette mesi, insieme ai nostri Stati membri, abbiamo diminuito il nostro consumo di gas di circa il 10%. Le forniture di gas russo sono diminuite dal 41% fino ad arrivare al 7,5% del gas dei gasdotti". Von der Leyen ha spiegato: "Abbiamo compensato questa riduzione con un aumento delle importazioni di gas naturale liquefatto e di gasdotti, soprattutto da fornitori affidabili come gli Stati Uniti e la Norvegia". "Lo stoccaggio del gas è quasi del 90%, 15% in più rispetto all'anno scorso" ha aggiunto la presidente. "Abbiamo gli strumenti per superare l'inverno, per liberarci della presa che i russi hanno su di noi con i combustibili fossili, per sostenere chi è in difficoltà e per investire nell'energia sostenibile per il futuro".
La Francia ha annunciato di avere riempito al massimo (100%) le sue capacità di stoccaggio: è il terzo Paese europeo, dopo il Belgio e il Portogallo.
Gazprom ha fatto sapere oggi che sta fornendo gas all'Europa attraverso l'Ucraina per un volume di 42,4 milioni di metri cubi al giorno attraverso la stazione di pompaggio di Sudzha, mentre la richiesta di pompaggio attraverso Sokhranovka è stata respinta dalla parte ucraina. Ieri il volume di pompaggio era pari a 41,3 milioni di metri cubi.