Elon Musk con la Tesla Model 3
Lo si era ampiamente intuito nei mesi passati ma sentirlo ammettere da lui, l'uomo che pare non aver mai paura di nulla, fa tutto un altro effetto. "Tesla ha rischiato di fallire nel tentativo di accelerare la produzione di Model 3 ed è arrivata molto vicina alla bancarotta". Quanto vicina? "Meno di dieci settimane", a causa di una "folle emorragia di denaro". Parola di Elon Musk, che per la prima volta conferma ufficialmente - in un'intervista alla rete televisiva americana Hbo - quanto sia stato a rischio il futuro della casa automobilistica che ha fondato. Da una parte, come logico che fosse, il ceo ha sempre ostentato sicurezza. Dall'altra c'erano gli innegabili problemi, legati soprattutto alle casse sempre più vuote e alla difficoltà produttiva del modello che, nelle intenzioni del marchio, dovrebbe addirittura rendere "popolare" la diffusione delle vetture elettriche targate Tesla nel mondo.
"Se non fossimo riusciti a risolvere questi problemi in breve tempo, saremmo morti. Ed è stato molto difficile farlo". Secondo Musk il peggio è passato e la produzione si è messa in moto. Non senza costi, soprattutto per se stesso. Musk ha affermato di aver lavorato sette giorni su sette, anche 22 ore al giorno, e di aver dormito in fabbrica. Di aver dato il proprio contributo ovunque, anche "nel reparto verniciatura e all'assemblaggio delle auto". In quei giorni Musk ha confessato di essersi "preoccupato" perchè, oltre alla propria società, anche lui avrebbe potuto "implodere". La Model 3 dovrebbe essere in vendita in Italia - dove ha ricevuto 2.000 ordini con versamento di relativo anticipo di 1.000 euro - nei primi mesi del 2019. Ancora ufficioso il prezzo, che comunque non dovrebbe essere inferiore ai 40-45mila euro.
Accusato di frode dalla Security Exchange Commission (Sec), Elon Musk ha recentemente lasciato a Robyn Denholm la presidenza di Tesla. Risolti, almeno per ora, i problemi finanziari, Musk può concentrarsi anche su tutti gli altri progetti che ha in ballo. Tra questi il più clamoroso è quello di portare l'uomo su Marte. Anzi, il manager nel corso dell'intervista ha detto chiaro e tondo che sul pianeta rosso vuole andarci di persona. "Un giorno prenderò un razzo di Space X per Marte, ci sono il 70% di possibilità che lo faccia". I pericoli non lo spaventano. "Certo, su quel pianeta il rischio di morire è molto più alto che sulla terra, ma lo stesso di può dire per chi tenta di scalare l'Everest. Ogni anno degli alpinisti muoiono cercando di raggiungere la vetta, ma questo non ferma la loro passione. Lo stesso vale per me".