mercoledì 9 dicembre 2015
La durata massima non può superare i 24 mesi e non è consentita una copertura oltre i 36 mesi se si calcolano anche i periodi passati sotto contratti di solidarietà. Tra le novità più rilevanti anche l'introduzione del meccanismo del 'bonus malus', si paga in ragione dell'utilizzo e l'estensione della platea tutelata (rientrano anche gli apprendisti).
Cassa integrazione, ecco le nuove regole
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Scattano le nuove regole per la cassa integrazione, con l'Inps che mette nero su bianco, in una circolare ad hoc, tutte le procedure da seguire, dando così applicazione alla riforma degli ammortizzatori sociali contenuta nel Jobs act. Da ora in poi la durata massima della cig non può superare i 24 mesi e non è consentita una copertura oltre i 36 mesi se si calcolano anche i periodi passati sotto contratti di solidarietà. Tra le novità più rilevanti anche l'introduzione del meccanismo del 'bonus malus', si paga in ragione dell'utilizzo e l'estensione della platea tutelata (rientrano anche gli apprendisti). Il decreto sulla nuova cassa integrazione è entrato in vigore il 24 settembre, ma finora era rimasto sulla carta, alle aziende infatti mancava la guida pratica per dare corso al riordino. La circolare dell'Istituto di previdenza mette quindi fine all'interregno, specificando che "ai soli fini della presentazione delle domande di cig ordinaria" il periodo di transizione, tra l'uscita del decreto equella della circolare, due mesi circa, "è neutralizzato". Ecco che le novità toccheranno tutte le richieste arrivate a decorrere dal 24 settembre. Tra le modifiche più "salienti" l'Inps annovera prima di tutto la stretta sulla durata della copertura: se prima la combinazione delle diverse casse, tra ordinaria e straordinaria, poteva arrivare a quattro anni ora si ferma a due e al massimo tre nel caso in cui alla cig si aggiunga la solidarietà. L'Inps riporta le diverse formulazioni possibili, ed ecco che a un anno di cassa, sia ordinaria chestraordinaria, possono affiancarsi due di contratti di solidarietà. È anche ammissibile la tranche 36 mesi interi di solidarietà. E ancora: a sei mesi di cig ordinaria possono seguire 12 di solidarietà a cui aggiungere un anno di straordinaria o un anno e mezzo di solidarietà.L'Inps conferma il meccanismo per cui chi usa gli ammortizzatori versa un contributo addizionale (9% per un anno, 12% per due anni e 15% per tre). A fronte di questo aumento viene ridotta l'aliquota della cig ordinaria per tutti: passa dall'1,90% all'1,70% della retribuzione per le imprese fino a 50 dipendenti; dal 2,20% al 2% per quelle sopra i 50 (il Jobs act ha allargato la salvaguardia anche alle piccole aziende).Discorso a parte per l'edilizia, dove valgono regole un po' diverse, dal tetto per durata della cig, esteso a 30 mesi, all'aliquota più alta, pari al 4,70%. Tra l'altro l'Inps ridefinisce anche gli importi massimi per la cig (971 euro per stipendi mensili sotto i 2.102 e 1.165 per quelli superiori). Echiarisce come alla cassa si possa ricorrere solo per affrontare "crisi di breve durata", con "il venir meno degli interventi per quei casi in cui le aziende cessino l'attività produttiva". Vengono poi abolite le commissioni provinciali per le richieste di cig, che possono avvenire solo per lavoratoricon un'anzianità effettiva di oltre 90 giorni (l'assunzione deve quindi risalire a tre mesi prima).
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