martedì 21 giugno 2022
Un allarme in più per le alte temperature di questi giorni che influiscono sulle capacità psicofisiche di chi sta al volante
Sale del 25% il rischio di incidenti: "E' quasi come guidare ubriachi"
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Non è solo faticoso e disagevole: guidare in estate, quando l'aria nell'abitacolo delle auto si surriscalda, aumenta fino al 25% il rischio di incidenti rispetto alle altre stagioni meno impattanti sulle capacità psicofisiche. Lo afferma uno studio pubblicato dalla Fondazione Spagnola per la Sicurezza Stradale (Fesvial) che riporta i risultati di test da cui si evince che una temperatura di 35º C, all'interno di un veicolo, può innalzare i rischi a livelli simili a quelli che si verificano se il guidatore è sotto l'influenza di un livello di alcol nel sangue compreso fra 0,5 e 0,8 gr/litro. Un tasso che - è bene ricordarlo - è considerato irregolare dal nostro codice della strada e comporta per i conducenti sorpresi alla guida con questo livello alcolemico una sanzione di 532 euro, che sale a 1.064 in caso d’incidente stradale, e la perdita di 10 punti dalla patente.

L'allarme è particolarmente d'attualità in questi giorni, con le alte temperature rilevate in tutta Italia. Secondo Luis Montoro, professore di sicurezza stradale e presidente onorario di Fesvial, "la complessa attività di guida è fortemente influenzata da variabili esterne come il forte caldo, una situazione che, secondo gli studi, ha un impatto diretto e pericoloso sulle capacità psicofisiche degli automobilisti. Oltre i 35ºC all'interno di un veicolo è stato dimostrato che circa il 20% dei segnali stradali non viene percepito e gli errori gravi da parte dei conducenti aumentano fino al 35%". Lo studio di Fesvial conferma gli effetti del calore sui conducenti provocano un notevole aumento dei comportamenti aggressivi e delle infrazioni, soprattutto per eccesso di velocità eccessive, al fine di raggiungere al più presto la desinazione. "Con il forte caldo aumentano la stanchezza e l'affaticamento, ed è comune la comparsa di una forte sonnolenza - fa notare Montoro - producendo anche un aumento dei tempi di reazione del guidatore e una maggiore propensione alla comparsa di distrazioni. L'attenzione diminuisce al punto che gli specchi retrovisivi vengono guardati il 50% in meno".

"Con temperature elevate e luce forte si ha un maggiore affaticamento degli occhi e si possono percepire effetti ottici sulla strada, dovuti essenzialmente all'aria calda sprigionata dall'asfalto. Tali circostanze, unitamente a lievi vertigini, determinano un'alterazione significativa della percezione dell'ambiente, che può essere particolarmente grave per la corretta percezione della segnaletica orizzontale". Uno dei migliori rimedi per alleviare il caldo durante i viaggi è l'uso del climatizzatore. "ma è molto importante che il flusso di aria condizionata non sia troppo forte e che non sia diretto direttamente al torace o alla testa, in particolare agli occhi, per non affaticarli o seccarli".

La Fondazione Spagnola per la Sicurezza Stradale ricorda che parcheggiando l'auto esposta al sole e completamente chiusa può far salire la temperatura interna abbondantemente oltre i 60º C. Prima di iniziare il viaggio, il veicolo deve essere ben aeratoe ventilato - ricorda la nota di Festival - aprendo completamente i finestrini e le portiere, e ripetendo alcune volte l'apertura e chiusura di queste ultime per far fuoriuscire l'aria calda dall'interno. L'aria condizionata va mantenuta in funzione da fermo (anche se questa manovra non è sempre consentita) fino a quando l'abitacolo non raggiunge una temperatura adeguata tra 20 e 24ºC.



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