Quattordici anni fa, quando era apparso da noi inserendosi nel segmento dei cosiddetti Suv con un tocco di classe e armonia in più, quello svettante macchinone di casa BMW ribattezzato X5 aveva vinto una sfida davvero non facile, quella di conquistare una clientela esigente legata al concetto conservatore della station wagon in fatto di vettura multiuso.
Rispetto ai modelli disponibili sul mercato, l’X5 si differenziava per la cura profusa nei lussuosi interni e per la denominazione distintiva SAV, qualcosa di meglio e diverso da un comune Sport Utility Vehicle. In buona sostanza, quell’automobile di taglia extralarge era nata in funzione di un’utenza d’élite amante della vita attiva ed era un veicolo che esulava dal criterio utilitaristico per prediligere un uso il più adatto possibile a soddisfare le esigenze di trasporto di persone e cose durante i momenti di tempo libero. Ideale anche per affrontare lunghi viaggi, l’X5 era stato progettato con la formula bivalente di un moderno fuoristrada monoscocca a trazione integrale permanente dotato anche di un ottimo comportamento stradale.
Destinato soprattutto alla clientela statunitense (non a caso la sua produzione è appannaggio esclusivo dello stabilimento nordamericano di Spartanburg), l’X5 era stato inizialmente proposto con una motorizzazione V8 benzina da 4.4 litri, tutt’altro che economica e poco adatta alla rete di vendita europea, ma ottenne un crescente apprezzamento anche in Italia quando fu affiancato dalla versione 3.0 diesel. Dal 1999 a oggi, ne sono state vendute in tutto il mondo 1.300.000 unità, di cui 55.000 sul nostro mercato, e per giunta con un fenomeno “affettivo” singolare: nel 2012, con buona pace della crisi e nonostante la consapevolezza dell’imminente arrivo di un nuovo modello, le vendite a livello mondiale di X5 hanno registrato oltre 108.000 ordinazioni, con un trend in crescendo rispetto agli anni precedenti.
Oggi, quello che è considerato il capostipite di una gamma estesa, la Serie X che rappresenta un terzo delle vendite globali della produzione BMW, viene proposto nella versione rinnovata di terza generazione con un impressionante bagaglio tecnologico al servizio della più avanzata sicurezza, senza trascurare il comfort di marcia e il piacere di guida. Sensibilmente modificato nel design anche se l’architettura di base rimane la stessa per mantenere il criterio di rassicurante continuità, il nuovo X5 si distingue dal lato estetico per la nuova aggressiva calandra dove il “doppio rene” della griglia è ora in stretta congiunzione con i gruppi ottici. Cambiano anche la sagoma delle fiancate, i passaruota bombati, gli interni ancora più comodi ed eleganti e l’aumentata capienza del bagagliaio, con un volume di carico variabile da 650 a 1870 litri.
Le novità di rilievo riguardano tuttavia il supporto tecnologico esteso anche alla parte meccanica. Si va dalle sospensioni posteriori autolivellanti ad aria o “adattive” regolabili a controllo elettronico che mantengono il veicolo sempre “in piano”, al differenziale posteriore attivo che sposta la coppia motrice da una ruota all’altra a seconda delle condizioni del fondo stradale, al dispositivo Dynamic Drive con barre di torsione attive antirollio motorizzate, fino al machingegno che analizza il percorso e prevede l’eventuale situazione di pericolo dopo una curva cieca e predispone automaticamente il veicolo ad affrontarla nelle migliori condizioni di trazione ed erogazione della potenza. Per non parlare del fantascientifico sistema di navigazione satellitare con connessione a internet, dei nuovi sistemi di assistenza alla guida, come quello che riconosce al buio la sagoma di persone e animali, del parcheggio automatico assistito, del cruise control con rilevazione radar dell’ostacolo che precede e conseguente rallentamento fino all’arresto nel caso la distanza di sicurezza si riduca pericolosamente.
Il lungo elenco prevede anche a partire dal prossimo dicembre il rivoluzionario “assistente di guida in colonna” su autostrada che regola automaticamente la velocità in coda fino a 40 kmh e l’angolo di sterzo senza che sia necessario l’intervento del guidatore.
Abbiamo guidato il nuovo X5 su un percorso autostradale e un tratto sterrato della campagna livornese in un “assaggio” che ci ha fatto apprezzare la versatilità, la maneggevolezza, la confortante aderenza al terreno e l’eccezionale progressione delle nuove, più sobrie, potenti e ancora più brillanti motorizzazioni, una sensazione di “potenza amica” facilmente addomesticabile grazie anche al dispositivo elettronico di selezione della modalità di guida e all’efficienza del nuovo cambio automatico a 8 rapporti.
La nuova BMW X5 è disponibile a partire dal 15 novembre in tre livelli di allestimenti esterni e due interni e anche in versione a 7 posti con una gamma di tre motorizzazioni tutte Euro 6: si va dal modello xDrive 50i 4.4 V8 benzina a doppio turbo da 450 cv, all’xDrive 30d a 6 cilindri 3.0 turbodiesel da 258 cv, all’M50d 6 cilindri 3.0 diesel con turbocompressore a tripla alimentazione da 381 cv.
Dal prossimo dicembre la gamma di propulsori si arricchirà di altre unità benzina e turbodiesel tra cui l’inedito 4 cilindri xDrive 25d 2.0 biturbo da 218 cv anche in versione sDrive a trazione posteriore. Prezzi da 65.033 a 92.256 euro. Il nuovo X5 2.0 a due ruote motrici sarà proposto a 55.400 euro (58.130 euro quello a trazione integrale).