La nuova Toyota Auris verrà commercializzata a partire dal mese gennaio con una gamma che comprende motori benzina, diesel e l’immancabile versione Hybrid. E poichè non ci vogliamo far mancare nulla, durante il nostro test drive svoltosi nei dintorni di Lisbona, le versioni le abbiamo provate tutte.
Inizialmente ci siamo messi al volante del 1.3 Dual VVT-i benzina da 99 CV e 128 Nm di coppia massima a 3.800 giri/min che, stando ai dati dichiarati dal costruttore, consuma 5,5 litri di carburante per i fatidici 100 km. Poi siamo passati al 1.6 Valvematic da 132 CV e 160 Nm di coppia (5,9 l/100 km e CO2 pari a 138 g/km) con cambio manuale a 6 rapporti, quindi al diesel 1.4 D-4D da 90 Cv e 205 Nm di coppia e al più potente turbodiesel 2.0 D-4D da 124 CV e, ovviamente ce la siamo tenuta per ultima, abbiamo concluso con la versione Hybrid, contraddistinta da un motore termico da 1.8 litri e da un motore elettrico da 60 kW per una potenza complessiva di 136 CV.
Il responso? Se dovessimo comprare una nuova Toyota Auris, spenderemmo questi benedetti 25.700 euro per il 2.0 D-4D Lounge (peccato non sia prevista una trasmissione automatica) perché, discorsi a parte sull’ecologia e sul rispetto per l’ambiente, è senza dubbio la più brillante, la più divertente e, ad occhio e croce, anche la più parsimoniosa nei consumi. Il motore è regolare, sprigiona con immediatezza tutti i suoi CV, ha una bella accelerazione ed è omogeneo nella ripresa.
Ma non è un mistero che il futuro Toyota sia basato sulla tecnologia ibrida quindi diventa strategica questa versione, proposta in tre allestimenti (Active da 22.600 euro; Active + 23.400 euro e Lounge da 24.900), e per la quale Toyota Italia prevede una mix di vendite del 50% contro un 35% dei modelli diesel e un 15% di quelli a benzina. Capaci di funzionare sia in maniera indipendente che in combinazione, il motore benzina 1.8 VVT-i e quello elettrico del sistema Hybrid Synergy Drive generano una potenza massima di 136 CV, grazie ai quali si può accelerare da 0 a 100 km/h in 10,9” e raggiungere la velocità massima di 180 km/h. Dal punto di vista dell’accelerazione la vettura stenta un po’ a salire di regime e bisogna schiacciare un po’ sull’acceleratore per avere uno spunto vivace. Una volta raggiunta la velocità di crociera, poi, si comporta egregiamente.
Motorizzazione a parte, il resto è comune a tutte le versioni. Dal punto di vista estetico, la vettura è cambiata parecchio e, rispetto al modello destinato ad andare in pensione, è cresciuta in lunghezza (+ 30 mm), ha mantenuto lo stesso passo (2.600 mm), ed ha un’altezza inferiore ( - 55 mm). Il baricentro è stato quindi abbassato con un netto miglioramento, rispetto all’attuale modello, dell’handling, della stabilità e del comfort di guida. Spazioso l’abitacolo dove si fanno apprezzare la qualità dei materiali, il nuovo design della plancia, interamente dedicato al lato guida ed esaltato dalla profonda curvatura del pannello strumenti, che scende lungo il lato della consolle centrale. Numerosi e ben distribuiti e vani porta-oggetti, belli i rivestimenti delle portiere, buona la posizione di guida così come l’accessibilità. Non ci hanno convinto molto il navigatore in quanto a precisione (le distanze al cambio di direzione sono segnalate un po’ in ritardo) e design; lo sterzo, nonostante sia piuttosto progressivo, non ci è apparso molto rapido mentre la visibilità posteriore è un po’ sacrificata a causa dell’ampio montante.
Ammonta invece a 4.700 euro lo sconto (incentivi statali compresi) che Toyota Italia, per tutto il periodo di lancio (più o meno fino alla fine di gennaio), pratica a chi acquista la Auris Hybrid Active. In pratica, l’entry level della versione ibrida, nella fase promozionale, costa solo 17.900 euro: un ottimo motivo per preferirla.