martedì 29 luglio 2014
Efficienza e prestazioni: un quarto di secolo di successi per il motore del marchio tedesco. ​Rupert Stadler: «Il futuro della mobilità è ancora nel turbo diesel» 
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​«Certo che ci piacerebbe se con Matteo Renzi ci fossero prospettive di rinascita economica, visto che l'Italia è un Paese dove abbiamo investito e continuiamo a investire...». Lo ha detto nei giorni scorsi all'Ansa l'amministratore delegato e presidente del Consiglio di amministrazione di Audi, Rupert Stadler, al termine del seminario "Audi TDI Tech" organizzato dalla casa di Ingolstadt per celebrare i 25 anni del motore turbo diesel TDI.

«I fatti - ha proseguito Stadler - dimostrano che da sempre Audi dà fiducia all'Italia. Abbiamo instaurato una solida collaborazione con Giugiaro, un accordo che ha anche portato nuovi posti di lavoro. Lo stesso vale per l'acquisto della Lamborghini che per maestranze e creatività è rimasta un'eccellenza italiana. Di recente abbiamo anche instaurato un rapporto con la casa motociclistica Ducati che potremmo definire ben più di un'amicizia, senza contare che in Italia siamo il leader tra i brand premium».

Tornando invece all'Audi, Stadler ha innanzi tutto ha voluto sottolineare la crescita del brand negli ultimi 25 anni: «Nel 1989 Audi ha consegnato circa 420.000 vetture nel mondo. A fine 2013 abbiamo venduto 1,58 milioni di auto e quest'anno il totale sarà quattro volte tanto, consolidando la nostra posizione di primo marchio premium in Europa».

Anche nei prossimi anni, comunque, «nella visione Audi il futuro della mobilità è nel turbo diesel TDI. Nel 2030 - ha spiegato il numero uno di Audi - circoleranno oltre tre miliardi di veicoli dei quali il 40% sarà con propulsori ibridi o elettrici e un altro sostanzioso 80% sarà ancora equipaggiato con motori a combustione interna». Una dichiarazione di intenti non da poco, soprattutto in un'industria automotive che offre sempre più spazio alle motorizzazioni alternative. Un'opzione in cui Audi è della partita con i gruppi propulsori e-tron e g-tron.

«Audi - ha ribadito Stadler - ha creduto nel diesel 25 anni fa e continua con le più raffinate innovazioni. Con il motore TDI abbiamo fatto grandi passi avanti in termini di efficienza, migliorando le prestazioni del 100%, riuscendo a produrre il 98% di emissioni nocive in meno». Con i progressi ottenuti dalla nuova gamma 'ultra', ha ricordato Stadler, Audi è stata in grado di mettere in produzione la Audi A6 2.0 TDI ultra che consuma 4,4 litri con 114 g/km di CO2, la A4 2.0 TDI ultra con 4,0 litri e 104 g/km di CO2, la A3 1.6 TDI ultra con 3,2 litri e 85 g/km di C02. «Il Diesel TDI significa potenza ed efficienza - ha detto Stadler - come dimostra il dominio Audi nelle 24 Ore di Le Mans vinte con motori a gasolio». Ad oggi, ha concluso Rupert Stadler, Audi ha prodotto 7,7 milioni di motori TDI. Significa che quattro vetture Audi su dieci hanno un motore TDI, e che per il futuro la quota è destinata ad aumentare.

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