Alcune disposizioni normative potrebbero compromettere le funzioni svolte da Formatemp, il fondo bilaterale per i lavoratori in somministrazione costituito ai sensi e per gli effetti dell’articolo 12 del d.Lgs. 276/03, e che fa del sistema italiano un modello internazionale.Lo evidenziano Assolavoro, l'Associazione nazionale delle Agenzie per il Lavoro espressione italiana di Ciett, Cgil, Cisl e Uil in un documento congiunto rivolto al governo, in merito alle disposizioni dello schema di decreto legislativo recante
Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive e dello schema di decreto legislativo recante
Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in deroga in costanza di rapporto di lavoro, all’attenzione delle Camere. Le organizzazioni coinvolte, infatti, segnalano che negli schemi di decreto, Formatemp viene impropriamente equiparato agli altri enti interprofessionali di formazione continua (istituiti ai sensi dell’articolo 118 della legge 388/00), mentre esso svolge una pluralità di compiti, che travalicano la pur fondamentale attività di formazione, e investono campi quali il sostegno al reddito, la previdenza e l’assistenza.Inoltre, si legge nel documento congiunto, "la norma che istituisce l’invio anticipato di un mese dei dati sugli iscritti all’attività formativa appare un vincolo temporale incompatibile con l’attività specifica di Formatemp".In riferimento, poi, allo schema di decreto relativo alle
Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in deroga in costanza di rapporto di lavoro (art.27) le parti sociali sottolineano che "esso prevede, tra l’altro, una ripartizione tra datore di lavoro e lavoratore dell’aliquota di finanziamento del fondo di solidarietà, da portare allo 0,45 entro il 31/12/2015, mentre le Parti hanno stabilito, ed il citato decreto recepito, che il finanziamento del fondo di solidarietà fosse ritagliato all’interno dell’aliquota del 4% di finanziamento di Formatemp, che è interamente a carico del soggetto datoriale".Da qui la richiesta di istituire un tavolo di confronto. "Si ritiene pertanto - conclude il documento congiunto - alla luce delle considerazioni esposte, e pur convenendo con lo spirito di un sempre maggiore coordinamento tra le attività pubbliche e quelle svolte dalle parti sociali tramite i fondi di loro emanazione in materia di politiche del lavoro, che sia necessario eliminare dal provvedimento le norme che riguardano Formatemp e contemporaneamente addivenire a un tavolo di confronto con il ministero del Lavoro, affinché si possa tenere conto delle specificità di questo settore".Formatemp, nel corso del 2014, ha finanziato 29.196 progetti formativi per un totale di oltre 135 milioni di euro. I partecipanti ai corsi sono stati 196.108, le ore di formazione 1.109.293.Le Agenzie per il lavoro hanno precisi obblighi di ricollocamento relativamente a chi segue i corsi, tutti finanziati da risorse private. Nessuna norma impone un tale obbligo di risultato (condurre le persone verso reali occasioni di lavoro) per chi utilizza fondi pubblici per la formazione.