sabato 7 febbraio 2015
Dal 2008 al 2014 le ricerche intorno ai servizi e alla professione sono cresciute del 628% a livello mondiale (da circa 3.500 al mese nel dicembre 2007 a oltre 22mila mese nel gennaio 2015). Nel nostro Paese sono al 13,6%.
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Il professionista e l'imprenditore diventano marca: dagli Usa al Regno Unito, anche in Italia cresce la nuova figura del personal brander, un professionista in grado di aiutare un lavoratore, soprattutto un giovane che cerca di farsi spazio in un periodo di forte crisi occupazionale, a rendersi unico attraverso questo tipo di trasformazione. Da un'indagine commissionata dal governo britannico alla società FastFuture, che si occupa di studi di settore emerge che al primo posto tra i nuovi mestieri, da qui al 2030, ci sarà proprio il personal brander, una sorta di superconsulente a cui ci si affida per costruire e gestire se stessi come un marchio di qualità, attraverso un uso corretto di strumenti on line e off line (non solo social media ma anche attraverso canali più tradizionali).Secondo i dati di settore raccolti da Google Trend, diffusi da Sold Out, società italiana specializzata in servizi integrati di personal branding, ciò che risulta evidente è che l'interesse nei confronti di questa nuova professione abbia subito un incremento esponenziale nel giro di qualche anno: dal 2008 al 2014 le ricerche intorno ai servizi e alla professione del personal brander sono cresciute del 628% a livello mondiale (da circa 3.500 al mese nel dicembre 2007 a oltre 22mila  mese nel gennaio 2015). In particolare, i Paesi più orientati verso questa scelta sono i Paesi Bassi, l'Indonesia, la Spagna, il Messico, gli Stati Uniti, il Canada e l'Australia. Solo in l'Italia nell'ultimo anno, si registra una crescita del +13,6%. Seguono India e Regno Unito.Nello specifico, nel solo 2014 Google Trend quantifica a livello mondiale 135mila ricerche al mese sulla parola branding e 22mila al mese sul termine personal branding, una cifra doppia rispetto a quelle sul self marketing. Obiettivo del personal brander è aiutare i clienti a scalare la piramide del riconoscimento sociale nel proprio ambito, divenendo delle microcelebrità. Oggi dunque, anche un commercialista particolarmente ferrato in una specifica area, o una cake designer che si distingue per creatività possono diventare delle microcelebrità, come ha ampiamente dimostrato per esempio, il fenomeno degli YouTubers.
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