venerdì 20 febbraio 2015
Si arricchisce l'offerta formativa dell'Università legata a Confindustria. Attivati percorsi accademici in grado di formare digital manager, analisti dei big data, innovation entrepeneur (nella foto il direttore generale della Luiss, Giovanni Lo Storto).
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La Luiss Guido Carli si prepara per il nuovo anno con un’offerta formativa che guarda lontano.  Favorire un processo di incontro fra domanda e offerta di lavoro (matching), non vuol dire soltanto garantire una formazione di alto livello, ma anche e soprattutto captare e assecondare le novità richieste dal mercato. Come riportato da un’indagine dell’Economist suoi nuovi mestieri, nella classifica dei profili più richiesti, prevarranno nei prossimi anni, sulle figure professionali tradizionali, quelli disegnate dal web e dal digitale. Le nuove sfide si chiameranno: data scientist, digital manager e innovation entrepreneur, professionalità sempre più specializzate nell’analisi dei Big data e nei processi di digitalizzazione all’interno di sistemi di gestione aziendale, nel campo dell’IT e dell’innovazione. Per rispondere alla richiesta di figure professionali nuove, competitive e altamente qualificate,  la Luiss ha sviluppato un piano formativo di indirizzo professionale, a vari livelli, rafforzando, da un lato, il raccordo con il mondo imprenditoriale, italiano ed estero e, dall’altro, la propria capacità di attrazione nei confronti di un mercato del lavoro sempre più fluido e selettivo. "Un progetto di specializzazione inedito questo – dichiara il direttore generale della Luiss, Giovanni Lo Storto - che traccia il futuro e si svilupperà su tre linee guida: innovazione, internazionalizzazione e autoimprenditorialità, secondo la filosofia della crescita, della contaminazione positiva e della multidisciplinarietà. Quello che vogliamo è dare agli studenti un modo innovativo di formarsi con strumenti pratici, tecnici e accademici sofisticati, così che siano capaci di generare cambiamenti virtuosi e anticipare, essi stessi, tendenze professionali in evoluzione".Per questo la Luiss ha dato vita  a nuovi percorsi magistrali che formeranno professionalità digitali nel settore del management e del marketing, previsti dal Dipartimento di Impresa e Management per l’anno accademico 2015/2016.Nello specifico, l’indirizzo in Innovation & Entrepreneurship, in lingua inglese, si incentrerà sui metodi per analizzare e gestire i processi innovativi e le attività di creazione di nuove imprese, di un vero e proprio processo imprenditoriale. Un percorso questo nato con l’obiettivo di far acquisire un mind-set necessario sia per creare nuove attività aziendali  – e quindi diventare imprenditori – sia per comprendere rapidamente vicende, situazioni all’interno delle grandi e medie imprese, e quindi proporre, indicare, possibili soluzioni e diventare così una figura chiave per la stessa azienda: ossia un corporate entrepreneur.La laurea magistrale in Marketing, e l’indirizzo in marketing analytics & metrics, permetterà invece di formare team di esperti "lettori" e interpreti dei dati forniti dal web orientati al business. Perché, come spiega Michele Costabile,  direttore del Corso di laurea magistrale in marketing, "gli scenari futuri vedono il trionfo dell’analytics e del metodo scientifico. Oggi le start up come le grandi aziende  usano i dati statistici per monitorare le reazioni degli utenti e capire se stiano andando nella giusta direzione e dunque c’è bisogno di figure con competenze tecniche precise". L’offerta Luiss 3.0 si arricchisce infine con un indirizzo di Laurea Magistrale in Digital Management che fornirà gli strumenti per governare l’innovazione e la digitalizzazione dei processi organizzativi nella sanità, nella giustizia e nella pubblica amministrazione e nelle imprese industriali e di servizi. Settori questi dove cresce la domanda di figure manageriali preparate in modo specifico. Interpretare le esigenze del mercato significa, poi, intercettare le tendenze di un nuovo modo di fare business, sempre più incentrato sull’autoimprenditorialità, attraverso formule di elaborazione e progettazione di un’idea imprenditoriale.È all’interno dell’incubatore-acceleratore d’impresa Luiss Enlabs, la fabbrica di start up,  lo spazio di circa 2mila metri quadrati, ospitato al secondo piano della Stazione Termini, che si creano innovazione e posti di lavoro. Oltre 250 i posti di lavoro tra gli aspiranti imprenditori under 30 e più di 1.000 le proposte di startup pervenute, fra le quali più di 30 hanno seguito il programma di accelerazione di Enlabs. Fra i più grandi e importanti acceleratori d’impresa d’Italia, è l’unico che ha alle spalle una società di venture capital quotata in borsa, LVenture che ha investito nella fabbrica di start up 2,8 milioni di euro e circa 9 milioni e mezzo sono stati i finanziamenti effettuati assieme ad altri investitori. E ancora, due laboratori di sperimentazione imprenditoriale, l’i-Lab Luiss, aperto agli studenti dell'Università, dove tutte le settimane un docente e professionista affrontano i vari aspetti dell'imprenditorialità e dei nuovi trend tecnologici, e Luiss Adventure, rivolto invece agli allievi del Mba.A completare la strategia, l’internazionalizzazione e la circolazione dei saperi, come formula per garantire agli studenti un vero e proprio passaporto di mobilità oltre confine.  Un disegno formativo che conta ben 152 accordi di cooperazione con prestigiose Università in tutto il mondo. Fra questi 13 programmi di Double Degree, che permetteranno agli studenti di tutti i Dipartimenti di conseguire un doppio diploma di laurea, riconosciuto in Italia e nel Paese in cui andranno a completare il loro percorso universitario.  
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