«Quando in Italia si parla di imprese familiari, si discute esclusivamente della grande sfida che le famiglie proprietarie devono affrontare: il passaggio generazionale. Crediamo che accanto al passaggio generazionale delle famiglie imprenditoriali, si debba sviluppare un serio confronto sul passaggio dimensionale delle imprese familiari italiane. Siamo convinti sia fondamentale che le imprese familiari facciano un salto dimensionale relativo al contesto di mercato in cui operano, alle condizioni di partenza, alle capacità economiche e finanziarie. Crescere dimensionalmente significa aprirsi al contesto internazionale e alla competizione globale, essere connessi a una rete di qualità composta da Università, Centri di ricerca e talenti, start up e interlocutori finanziari, istituzioni locali e internazionali. Questa è la principale sfida oggi per le imprese familiari». Ne è convinto Dario Voltattorni, executive director di Aidaf, l'Associazione italiana delle aziende familiari.
Fondata nel 1997 da Alberto Falck insieme con un gruppo di imprenditori legati dagli stessi principi, raggruppa oggi più di 200 aziende familiari, rappresentando il 15% circa del Pil del nostro Paese. Aidaf è il riferimento in Italia per le aziende familiari; la sua missione è di sviluppare un modello di impresa familiare sana e solida perché fondata su valori imprenditoriali etici, prendendosi cura della crescita personale e professionale di tutti i componenti delle famiglie imprenditoriali, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Il fatturato medio delle imprese associate è pari a circa 300 milioni di euro, con le famiglie imprenditoriali che, mediamente, sono arrivate alla quarta generazione; 46 delle imprese associate sono centenarie e pluricentearie; 22 invece sono le imprese quotate in Borsa.
«Le figure professionali che le imprese familiari stanno cercando - spiega Voltattorni - sono figure manageriali che possono supportare la crescita dell’impresa a livello internazionale. Manager con importanti esperienze internazionali, con una visione del mondo che li porti agevolmente a osservare i cambiamenti socio-economici e tecnologici, con la capacità di anticipare tali mutamenti e di apportare in azienda una cultura dell’apertura all’esterno e alla meritocrazia. A questo, possiamo aggiungere la necessità di una grande sensibilità e maturità nel sapere comprendere i valori dell’impresa familiari in cui lavorano e adeguarli all’attuale contesto economico».
L’Aidaf svolge essenzialmente tre insiemi di attività: formazione e responsabilizzazione dei componenti delle famiglie associate, siano essi coinvolti nella gestione operativa dell’azienda, giovani o anziani, avvicinando alle tematiche del family business anche la prima linea manageriale non familiare; progetti istituzionali nei confronti dei politici nazionali ed europei per il mantenimento e la formazione di un contesto normativo e regolamentare a favore delle aziende familiari, del loro sviluppo e della loro continuità nel tempo fra una generazione e quella successiva; scambio di esperienze attraverso l’organizzazione di momenti di incontro e scambio di idee per favorire la rete di contatti tra le famiglie imprenditoriali associate. Mentre l'Osservatorio Aub promosso da Aidaf, da Unicredit e dall’Università Bocconi monitora e analizza le performance economiche e finanziarie delle aziende italiane di proprietà familiare sopra i 20 milioni di euro di fatturato. L’ultima edizione dell’Osservatorio Aub ha analizzato più di 10mila imprese familiari con un fatturato superiore a 20 milioni di euro, evidenziando come abbiano un andamento migliore rispetto ad altre forme di aziende, hanno tassi di redditività superiori ad altre tipologie di imprese e hanno aumentato l’occupazione nel periodo 2013-2017 per il 23%.
«È nato anche un Festival delle imprese familiari - conclude l'executive director di Aidaf -. L’obiettivo è di promuovere una cultura delle imprese familiari presso un pubblico composto non solo da imprenditori e professionisti, ma anche da studenti, studiosi, dipendenti e collaboratori delle tante imprese familiari e da tutti coloro che sono interessati a conoscere meglio i valori e le storie di imprese e di famiglie imprenditoriali che ogni giorno portano nel mondo le competenze e i prodotti italiani. Il Festival è giunto alla seconda edizione - la prima è stata realizzata lo scorso anno a Bologna - e si propone di essere un appuntamento annuale e itinerante».