giovedì 25 giugno 2015
Ma di questi, solo 1.610 sono a tempo indeterminato, mentre il saldo dei rapporti a tempo determinato è pari a +175.835.
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A maggio sono 178.176 i contratti di lavoro in più, calcolati come saldo tra quelli attivati e quelli cessati. Ma di questi, solo 1.610 sono nuovi contratti stabili, a tempo indeterminato, mentre il saldo dei contratti a tempo determinato è pari a +175.835. Lo rende noto il ministero del Lavoro.Ad aprile, il saldo dei nuovi contratti era +210.544, di cui 48.536 quelli a tempo indeterminato.I dati del ministero mostrano che l'incidenza dei contratti a tempo indeterminato sul totale di quelli attivati a maggio è cresciuta al 19,7% dal 14,7% di un anno prima.Sempre a maggio sono state 29.943 le trasformazioni di rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato; erano 20.535 nello stesso periodo del 2014.Il 7 marzo è entrato in vigore il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti previsto dal Jobs act, che non prevede la reintegra in caso di licenziamento economico.Dal primo gennaio, inoltre, le imprese che assumono in maniera stabile godono di sgravi contributivi fino a 8mila euro annui per tre anni.I dati del ministero sono relativi ad attivazioni e cessazioni di tutti i rapporti di lavoro ad eccezione dei contratti di somministrazione e al netto dei settori del lavoro domestico e della Pubblica amministrazione. I dati comprendono anche il settore agricolo.
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