Padre Giovanni Mastroddi
Il Covid si è portato via anche padre Giovanni Mastroddi, frate minore abruzzese della provincia dell’Aquila, a lungo parroco nella diocesi. Padre Giovanni è morto il 12 novembre a Lanciano ma il suo cuore era rimasto a Pettino, ora popolosa frazione alle porte dell’Aquila, dove è stato parroco per cinquant’anni. Quando, negli anni 50, padre Giovanni arrivò a Pettino dal vicino convento di San Giuliano nel quartiere ancora non sorgevano i tanti palazzi che poi sono stati costruiti. Non c’era una strada che potesse servire adeguatamente il nuovo quartiere. E neppure la chiesa. Padre Mastroddi ha cominciato da zero, acquistando pure il terreno dove poterla costruire. Tutti lo ricordano fare la questua casa per casa insieme a qualche altro frate per farsi dare un contributo dai suoi parrocchiani per la costruzione del complesso parrocchiale di San Francesco d’Assisi. Ha pure impugnato la cazzuola per impastare il cemento, pur di regalare al suo quartiere la chiesa. Ed evidentemente lo ha impastato così bene che dopo il terribile sisma del 2009 fu l’unico edifico sacro a rimanere agibile, tanto da essere scelto da Caritas italiana come centro di coordinamento per gli aiuti oltre che come magazzino viveri e vestiti.
La sua opera pastorale e sociale lo fece arrivare anche là dove le autorità civili faticavano. Ecco le battaglie di padre Giovanni perché il quartiere potesse avere una strada comoda, l’acqua nelle case dove ancora non arrivava, le scuole, importantissime in un quartiere così popoloso, una sede per i suoi amati scout… Per l’ultima volta la sua chiesa l’ha accolto per un commosso funerale, la mattina di sabato 14.