La Sala stampa della Santa Sede ha smentito la notizia che Papa Francesco sia uscito dal Vaticano per recarsi in visita notturna ai poveri e senzatetto della città di Roma, come si legge su qualche quotidiano. «Non risulta che il Papa sia uscito di notte con l'elemosiniere Konrad Krajewski né che lo stesso elemosiniere l'abbia detto», ha spiegato ai giornalisti il vicedirettore padre Ciro Benedettini. «Papa Francesco – riporta un blog solitamente ben informato sulle attività del Papa come Il Sismografo – non ha bisogno di leggende metropolitane, seppure tanto gustose quanto false. È probabile che il tutto sia nato da un equivoco gestuale, ma proprio perchè tale, sarebbe stato corretto raccontare ciò che è avvenuto nella conversazione di monsignor Konrad Krajewski, elemosiniere del Santo Padre, con alcuni giornalisti, senza trarre conclusioni e sparare titoli senza un fondamento certo. Chi pensa che così si aiuta il Papa fa un errore non solo perché non racconta la verità, ma anche perché tesse attorno al Pontefice una leggenda non necessaria, voluta o richiesta. Così non si fa buona informazione e non si rispetta la persona e il lavoro del Papa».La dichiarazione di Krajewski, in realtà, era poco più di una battuta: «Quando dico al Papa "stasera esco in città" c'è sempre il rischio che lui venga con me. Lui è così, non pensa ai disagi». Era questa la frase che l'Ansa aveva attribuito all'elemosiniere monsignor Konrad – che preferisce farsi chiamare semplicemente "padre Corrado", pur essendo divenuto arcivescovo –, la figura che dal giorno della sua nomina, il 3 agosto, a nome e su incarico del Papa si preoccupa attivamente delle esigenze di persone in condizioni di particolare indigenza e bisogno distribuendo somme in denaro piccole quanto decisive per chi proprio non ce la fa più. «Il Santo Padre mi dice: "Il tuo conto è buono quando è vuoto" – sono ancora le battute riferite dall'agenzia di stampa –. Poi ogni volta che lo vedo mi chiede: "Hai bisogno di soldi?"». Nessuna frase sulle presunte uscite del Papa dal Vaticano. "Padre Corrado" si prende cura di situazioni d'emergenza a Roma e non solo. Nella diocesi del Papa, come riferiva l'«Osservatore Romano» in un colloquio con l'elemosiniere pubblicato il 4 ottobre, Krajewski «gira in lungo e in largo per portare la solidarietà del vescovo di Roma nei sobborghi più bui e disperati» cominciando dagli «ospiti di alcune case di riposo». Affidandogli il nuovo incarico – si leggeva ancora sull'Osservatore – il Papa gli aveva detto: «Non sarai un vescovo da scrivania, né ti voglio vedere dietro di me durante le celebrazioni. Ti voglio sapere sempre tra la gente. Tu dovrai essere il prolungamento della mia mano per portare una carezza ai poveri, ai diseredati, agli ultimi».