sabato 14 febbraio 2009
Lo Stato del Vaticano, che festeggia i suoi 80 anni di esistenza,  è "una realtà  pacificamente acquisita anche se  non sempre ben compresa nelle sue ragioni di essere e nei molteplici compiti che  è chiamata a svolgere": lo ha detto Benedetto XVI, ricevendo in udienza i partecipanti al convegno di studi sui Patti Lateranensi.
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A ottant'anni dalla sua fondazione, lo Stato della Città del Vaticano, "costituisce una realtà pacificamente acquisita, anche se non sempre ben compresa nelle sue ragioni d'essere e nei molteplici compiti che è chiamata a svolgere". Lo ha ricordato questa mattina papa Benedetto XVI, nel discorso tenuto ai partecipanti al convegno di studi 'Un piccolo territorio per una grande missionè promosso dal Vaticano per gli 80 anni dei Patti lateranensi.Per il pontefice, anche se la "Civitas Vaticana è, in verità, un punto quasi invisibile sui mappamondi della geografia mondiale, uno Stato minuto ed inerme privo di eserciti temibili, apparentemente irrilevante nelle grandi strategie geopolitiche internazionali", esso è un "presidio visibile dell'assoluta indipendenza della Santa Sede" ed è un "centro di irradiazione di una costante azione a favore della solidarietà e del bene comune", a cui si guarda "da ogni parte con grande attenzione". "Lo Stato Vaticano - ha proseguito papa Ratzinger -, racchiude in sè tesori di fede, di storia, di arte, custodisce un patrimonio prezioso per l'umanità intera" e "dal suo cuore si leva un incessante messaggio di vero progresso sociale, di speranza,di riconciliazione e di pace". Papa Ratzinger, che nel suo discorso si è soffermato esclusivamente sullo Stato Città del Vaticano senza mai citare l'Italia, ha ricordato anche papa Pio XI, "il primo e principale artefice e protagonista" dei Patti Lateranensi che con "lucida lungimiranza e indomita volontà" fu "ilvero fondatore e il primo costruttore dello Stato della Città del Vaticano".
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