La congregazione salesiana aderisce con convinzione all'appello lanciato da Papa Francesco per l'accoglienza dei profughi. Il rettor maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime, ha inviato una lettera agli ispettori provinciali delle ispettorie d'Europa, per chiedere di valutare "ciò che ogni ispettoria può fare e ciò che si può chiedere a ogni comunità e parrocchia, perché siano disponibili ad accogliere nelle nostre opere famiglie di migranti".
In particolare il rettor maggiore ha invitato a prestare attenzione "ai minori non accompagnati e ai giovani. Ospitiamo anche una sola famiglia, quattro o cinque persone; con il poco di tutti, faremo tanto, anche in collaborazione con le chiese locali e il territorio".
"Questo - sottolinea - ci ha anche ricordato il papa Francesco nella visita a Valdocco dello scorso 21 giugno: 'Vi ringrazio della vostra concretezza delle cose … Il salesiano è concreto, vede il problema, ci pensa e lo prende in mano'. In nome della carità e fraternità evangelica, come risposta alla chiamata del Signore e al grido del papa Francesco, vi ringrazio per la generosità con cui mobiliterete tutte le risorse possibili in favore di chi con urgenza ci rivolge un appello pressante".
Nella lettera il rettor maggiore sottolinea "l'immane tragedia dei profughi e degli immigrati che a migliaia fuggono dai loro paesi per la guerra, le distruzioni, la fame, le persecuzioni e approdano in Europa, esponendosi a gravi pericoli per le attraversate del mare e per i ricatti degli scafisti. Di fronte a tanta tragedia non possiamo rimanere indifferenti a tante necessità". Per questo don Ángel Fernández Artime propone una risposta concreta ad un appello concreto: "Don Bosco, di cui abbiamo appena concluso il bicentenario della nascita, ci insegna la concretezza delle risposte".