Il premio Oscar Nicola Piovani riceve il premio Cardinale Silvestrini per la pace dal cardinale Edoardo Menichelli, presente il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin - Giuseppe Muolo
L’emozione nella voce del maestro Nicola Piovani, il sorriso del cardinale Pietro Parolin e il piccolo sussulto del pubblico alla prima nota sprigionata dal pianoforte. Al compositore, premio Oscar per la colonna sonora del film “La vita è bella” di Roberto Benigni, è andato il Premio Internazionale Achille Silvestrini per il dialogo e la pace. Un’iniziativa nata un anno fa per ricordare la figura del cardinale romagnolo scomparso nel 2019 e il suo impegno in campo diplomatico.
Il musicista romano è stato premiato ieri, 8 novembre, nel teatro di Villa Nazareth, a Roma, il collegio universitario di merito per studenti bisognosi del quale Silvestrini è stato presidente. La cerimonia è stata organizzata dall’Associazione culturale Premio
Internazionale Achille Silvestrini, a cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato una medaglia. «Il maestro Piovani - ha detto il cardinale Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, nonché attuale presidente di Villa Nazareth - con la sua arte, con i concerti anche nei luoghi di conflitto, con sue le parole e la musica, ha testimoniato non solo la necessità, ma anche la possibilità di costruire la pace con l’ascolto e il dialogo».
Parolin ha poi citato il “Canto del legno”, composizione scritta dall’artista per ricordare il naufragio di migranti a Cutro, in Calabria, nel febbraio 2023. Per registrare la musica fu realizzato un violino proprio con il legno dei barconi, grazie al laboratorio di liuteria del
carcere milanese di Opera. «Segni che - ha aggiunto il porporato - hanno avuto un grande impatto sulla pubblica opinione, anche su coloro che sono meno sensibili all’inclusione». A consegnare il riconoscimento a Piovani (una somma in denaro e una ceramica artistica di Faenza di Goffredo Gaeta, sulla quale è riprodotto uno scritto del 1988 di Silvestrini), il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona – Osimo e già segretario personale di Silvestrini. «In questo momento storico così drammaticamente segnato da conflitti, la lezione del cardinale resta un invito alla speranza e alla fiducia», ha sottolineato il porporato, a cui ha fatto eco anche monsignor Claudio Celli, vicepresidente di Villa Nazareth. «Nel suo nome e nella sua memoria, agli uomini costruttori di dialogo e di pace e a Nicola Piovani va il nostro grazie dal profondo del cuore», ha aggiunto Menichelli.
Carlo Felice Casula, responsabile culturale dell’associazione, ha letto invece la motivazione del premio: “Il riconoscimento vuole onorare non solo un talento straordinario, ma un artista che ha fatto dell'impegno civile la sua strada maestra. Unendo musica e parole, Nicola Piovani canta e testimonia i valori fondativi dell'ascolto, del dialogo, della solidarietà e della pace. Un'elegia della speranza contro il silenzio dell'indifferenza, la violenza delle disuguaglianze, i tuoni di guerra, che invita a ritrovare quel senso forte della vita capace di rendere il mondo un luogo più accogliente, illuminato dalla luce dell'umana fraternità”.
Visibilmente commosso, Nicola Piovani ha deliziato la platea al pianoforte con le note del film “La notte di San Lorenzo”. «Il dialogo e la pace sono cose serie, mentre la musica non ha contenuti, è asemantica, ma per i musicisti c’è la possibilità di affiancarsi al bene o al male – ha detto -. Sogno una realtà dove i droni lancino viveri e giocattoli, anziché bombe».