.jpg?width=1024)
Il Papa tra la gente in Aula Paolo VI per l'udienza giubilare del 1° febbraio 2025 - Ansa
«Invece di guardare nel buio del passato, nel vuoto di un sepolcro, da Maria Maddalena impariamo a voltarci verso la vita»: è questa, secondo papa Francesco, la vera radice della speranza. Parole pronunciate dal Pontefice nel corso della seconda udienza giubilare del sabato, un appuntamento voluto dallo stesso Pontefice per il Giubileo 2025, il cui tema, la speranza appunto, guida la riflessione di Francesco anche per questo nuovo incontro.
Un momento che oggi si è "sdoppiato" per la grande affluenza di fedeli: i pellegrini si sono ritrovati non solo in Aula Paolo VI ma anche nella Basilica di San Pietro, da dove è stato possibile seguire in diretta la meditazione del Papa. E un piccolo incidente di percorso, senza nessuna conseguenza, ha aperto la mattinata: facendo l'ingresso in Sala Nervi, infatti, Francesco ha rischiato di cadere a causa della rottura del manico del bastone che usa per sorreggersi e camminare: nessuna paura, perché i collaboratori sono subito intervenuti accompagnando il Papa alla sua sedia. Un imprevisto che non ha di certo fermato Bergoglio, che al termine della discorso e dei saluti in Aula Paolo VI, si è recato di persona nella Basilica di San Pietro a salutare i presenti: «Buongiorno a tutti voi, avete sentito la predica? Che ho dato lì in aula Paolo VI dove era il collegamento?».
.jpg?dt=1738411232683?width=620)
Il Papa sostenuto dai collaboratori dopo la rottura del bastone all'ingresso in Aula Paolo VI per l'udienza giubilare del 1° febbraio - Ansa
«Anche se nel mondo c’è tanto male, noi possiamo distinguere chi è diverso: la sua grandezza, che coincide spesso con la piccolezza, ci conquista», ha detto il Papa nella sua riflessione, soffermandosi sulla figura di Maria Maddalena e sul Giubileo come occasione di cambiamento. «Anche per noi l’esperienza della fede - ha aggiunto - è stata stimolata dall’incontro con persone che nella vita hanno saputo cambiare e sono, per così dire, entrate nei sogni Dio».
«Il Vangelo di Giovanni racconta il suo incontro con Gesù Risorto in un modo che ci fa pensare - ha sottolineato Bergoglio riferendosi alla figura della Maddalena -. Più volte è ripetuto che Maria si voltò. L’Evangelista sceglie bene le parole! In lacrime, Maria guarda dapprima dentro il sepolcro, quindi si volta: il Risorto non è dalla parte della morte, ma dalla parte della vita. Può essere scambiato per una delle persone che incontriamo ogni giorno. Poi, quando sente pronunciare il proprio nome, il Vangelo dice che di nuovo Maria si volta. È così che cresce la sua speranza: ora vede il sepolcro, ma non più come prima».
E poi ancora: «Il nostro cammino è un costante invito a cambiare prospettiva. Il Risorto ci porta nel suo mondo, passo dopo passo, a condizione che non pretendiamo di sapere già tutto. Chiediamoci oggi: io so voltarmi a guardare le cose diversamente, con uno sguardo diverso? Ho il desiderio di conversione?». D'altra parte, ha notato il Papa, «un io troppo sicuro, troppo orgoglioso ci impedisce di riconoscere Gesù Risorto: anche oggi, infatti, il suo aspetto è quello di persone comuni che rimangono facilmente alle nostre spalle. Persino quando piangiamo e ci disperiamo, lo lasciamo alle spalle».
Infine l'invito a ricordare che «nella vita reale c’è un posto per noi, sempre e dovunque. C’è un posto per te, per me, per ciascuno. Nessuno può prenderlo, perché è stato pensato da sempre per noi».