«Vergine Maria, in questo giorno di festa per la tua Immacolata Concezione, vengo a presentarti l'omaggio di fede e d'amore del popolo santo di Dio che vive in questa Città e Diocesi.
Vengo a nome delle famiglie, con le loro gioie e fatiche; dei bambini e dei giovani, aperti alla vita; degli anziani, carichi di anni e di esperienza; in modo particolare vengo a te da parte degli ammalati, dei carcerati, di chi sente più duro il cammino. Come Pastore vengo anche a nome di quanti sono arrivati da terre lontane in cerca di pace e di lavoro.
Sotto il tuo manto c'è posto per tutti, perché tu sei la Madre della Misericordia. Il tuo cuore è pieno di tenerezza verso tutti i tuoi figli: la tenerezza di Dio, che da te ha preso carne ed è diventato nostro fratello, Gesù, Salvatore di ogni uomo e di ogni donna. Guardando te, Madre nostra Immacolata, riconosciamo la vittoria della divina Misericordia sul peccato e su tutte le sue conseguenze; e si riaccende in noi la speranza in un vita migliore, libera da schiavitù, rancori e paure.
Oggi, qui, nel cuore di Roma, sentiamo la tua voce di madre che chiama tutti a mettersi in cammino verso quella Porta, che rappresenta Cristo. Tu dici a tutti: “Vnite, avvicinatevi fiduciosi; entrate e ricevete il dono della Misericordia; on abbiate paura, non abbiate vergogna: il Padre vi aspetta a braccia aperte per darvi il suo perdono e accogliervi nella sua casa. Venite tutti alla sorgente della pace e della gioia”. Ti ringraziamo, Madre Immacolata, perché in questo cammino di riconciliazione tu non ci fai andare da soli, ma ci accompagni, ci stai vicino e ci sostieni in ogni difficoltà. Che tu sia benedetta, ora e sempre. Amen».