Una Porta Santa nel cuore del quartiere parigino dei sex-shop e cabaret. A Pigalle, dove svetta il Moulin Rouge, domenica 22 maggio si pregherà in occasione della festa di Santa Rita nella Cappella a lei dedicata. In quello che sarà per un fine settimana luogo giubilare, con Porta Santa, celebrazioni, processioni sono attese - scrive l'Osservatore Romano nell'edizione di domenica 22 maggio - più di un migliaio di persone.
L'occasione è la festa di santa Rita, detta anche "degli impossibili" o delle "cause perse", che, nata e vissuta a Cascia, in Umbria, che riscuote da secoli una devozione a livello mondiale.
E dal 1956 una Cappella dedicata a questa santa italiana conserva una presenza della Chiesa nel quartiere parigino di Pigalle. Domenica 22 maggio dunque la Cappella, separata dalla vetrina di un sex shop solo da «un albergo dalla facciata sbiadita», come nota il giornale della Santa Sede, sarà un luogo per celebrare il Giubileo. Da sessant'anni la chiesetta dedicata a Santa Rita è un punto di riferimento, voluto all'inizio per le prostitute del quartiere, ma i cui frequentatori sono oggi i più svariati. A decidere di fare una Porta Santa nel cuore di Pigalle è stato il cardinale André Vingt-Trois, l'arcivescovo di Parigi, su suggerimento di padre Pierre-Olivier Picard, cappellano del luogo. «L'idea non è mia - precisa quest'ultimo - ma di Papa Francesco, che ha detto che le più grandi figure di misericordia sono per lui suor Faustina, padre Pio e santa Rita».
Il quartiere negli anni è comunque un po' cambiato. «Quando ero bambino, c'era una ragazza ogni venti metri», ricorda padre Picard, i cui nonni vivevano lì. Se la prostituzione e i sex-shop non sono scomparsi da Pigalle, moltissimi bar
apprezzati dai giovani parigini alla moda e attrazioni per turisti ne hanno cambiato la fisionomia. La Cappella di santa Rita resta tutt'oggi comunque attiva nell'accoglienza delle prostitute. Ma non se ne parla molto, per discrezione.