La questione degli abusi verso i minori e la crisi dei migranti, la riforma dei processi di nullità matrimoniale e la questione dei divorziati risposati, i bombardamenti francesi in Siria e i rapporti con la Cina. Il ruolo della donna e una battuta sul sindaco Marino. Sono questi i principali temi trattati da Papa Francesco nella consueta intervista concessa sul volo che lo riporta a Roma. Come sempre il Pontefice ha risposto a tutte le domande, per oltre quaranta minuti, senza mostrare stanchezza per il più lungo viaggio del suo pontificato. Ecco alcuni stralci delle sue risposte.
Sugli abusi sessuali di chierici verso minori
Quando un sacerdote fa un abuso è gravissimo perchè la vocazione del sacerdote è far crescere quel bambino, quella ragazza, verso l’amore di Dio, verso la maturità affettiva, verso il bene e invece di fare questo l’ha sfasciata. E per questo è quasi un sacrilegio e lui ha tradito la vocazione, la chiamata del Signore. Sono colpevoli anche quelli che hanno coperto queste cose, anche alcuni vescovi che hanno coperto questo.
Su cosa pensa in aereo quando ritorna da una visita apostolica.
E’ un po’ personale, ma devo essere sincero, quando l’aereo parte dopo la visita, mi vengono gli sguardi di tanta gente, e mi viene la voglia di pregare per loro e dire al Signore, “io sono venuto qua per fare qualcosa, per fare del bene, forse ho fatto del male, perdonami, ma custodisci tutta quella gente che mi ha guardato, che ha sentito le cose che io ho detto, anche quelle che mi hanno criticato”.
Sui muri che si costruiscono in Europa per fermare i migranti.
I muri, tutti, tutti i muri crollano, oggi, domani o dopo 100 anni, ma crollano. Il muro non è una soluzione. In questo momento l’Europa è in difficoltà è vero, per questa ondata migratoria, e non è facile trovare una soluzione, ma con il dialogo tra i paesi devono trovarla. I muri mai sono una soluzione invece i ponti sì, sempre.
Sul fatto che alcuni hanno scritto che con il recente motu proprio che ha riformato i processi di nullità matrimoniale si sia introdotto di fatto il “divorzio cattolico”.
Nella riforma dei processi ho chiuso la porta alla via amministrativa che era la via attraverso la quale poteva entrare il divorzio. Questo motu proprio, facilita i processi nei tempi ma non è un divorzio, perchè il matrimonio è indissolubile quando è un sacramento, e questo la Chiesa non lo può cambiare. E’ dottrina, è un sacramento indissolubile.
Sulla questione dei divorziati risposati.
A me sembra un po’ semplicistico dire che la soluzione per questa gente è che possa fare la comunione. Non è la soluzione unica. Quello che l’Instrumentum Laboris del Sinodo propone è tanto. Il problema delle nuove unioni, dei divorziati, non è l’unico. Nell’IL (si ricorda che) sono tanti per esempio i giovani non si sposano, non vogliono sposarsi, e questo è un problema pastorale per la Chiesa.
Sul fatto che il sindaco Marino ha detto di essere stato invitato dal Papa a Filadelfia.
Non ho invitato il sindaco Marino, chiaro? Io non ho fatto niente, e ho chiesto anche agli organizzatori e neppure loro non l’hanno invitato. E’ venuto, si professa cattolico, è venuto spontaneamente.
Sui bombardamenti in Siria.
Non conosco bene la situazione. Non ho capito bene la cosa... Ma quando io sento la parola bombardamento, morte, sangue... (Bisogna) evitare queste cose, ma la situazione politica non la giudico perché non la conosco
Sui rapporti con la Cina.
La Cina è una grande nazione che apporta al mondo una grande cultura e tante cose buone. L’ho detto una volta sull’aereo quando sorvolavamo, tornando dalla Corea: mi piacerebbe tanto andare in Cina, io amo il popolo cinese, gli voglio bene, io mi auguro che ci siano le possibilità di avere buoni rapporti. Per me avere un paese amico come la Cina, che ha grande una grande cultura e tanta possibilità di fare del bene, sarebbe una gioia.
Sulla possibilità del Sacerdozio femminile nella Chiesa cattolica.
San Giovanni Paolo II dopo lunga e intensa riflessione ha detto chiaramente che non è possibile. Ma non perché le donne non hanno la capacità. Nella Chiesa sono più importanti le donne che gli uomini, perché la Chiesa è donna - LA Chiesa, non IL Chiesa -; la Chiesa è la sposa di Cristo e la Madonna è più importante che i papi e i vescovi e i preti. Una cosa devo riconoscerla: noi siamo un po’ in ritardo nell’elaborazione di una teologia della donna.
E’ bene per la Chiesa che il Papa sia una star?
Il titolo che i Papi usavano che si deve usare è: Servo dei servi di Dio. E questo è un po’ differente dalla star. Le stelle sono belle per guardarle, a me piace guardare quando il cielo è sereno nell’estate....ma il Papa deve essere, deve essere, il Servo dei servi di Dio. Sì, nei media si usa questo termine. Ma c’è un’altra verità: quante star abbiamo visto che poi si spengono e cadono. E’ una cosa passeggera. Invece l’essere servo dei servi di Dio è bello! E non passa!