«“Ma padre, è noioso ascoltare perché sono sempre le
stesse storie, le stesse cose”, ma - ha sottolineato papa
Francesco - non sono le stesse persone, e il Signore è nel cuore
di ogni persona e tu devi avere la pazienza di ascoltare,
accogliere tutti, e credo che con questo ho risposto alle
domande, avevo preparato un discorso ma il prefetto lo
consegnerà e lo leggerete per conoscerlo, perché leggere un
discorso è anche un po' noioso, e c'è un momento, state
attenti, e quando uno comincia a leggere un discorso , un po'
con una certa furbizia tutti cominciano a guardare l'orologio,
“ma quando finirà questo?”».
A un parroco che chiuda la porta della chiesa a quanti hanno diversità o
disabilità, che li escluda dalla catechesi e dai Sacramenti, «che consiglio può dare il Papa? Ma che consiglio, “ma chiudi la
porta della chiesa, per favore, o tutti o nessuno”». Così il
Papa alle domande di don Luigi D'Errico, parroco romano, e di
Serena, una 25enne in carrozzella dalla diocesi di Pistoia
nell'incontro con malati e disabili in aula Paolo VI.
«Pensiamo - ha aggiunto - a un prete che si difende, “no capisco tutti, ma
non posso accogliere tutti perché non tutti sono capaci di
capire”. Sei tu che non sei capace di capire, quello che deve
fare il prete, aiutato da laici, da catechisti e da tanta gente,
è aiutare a capire, la fede, l'amore, le differenze, come essere
amici, le cose che si complementano, come uno può dare una cosa
e uno un'altra».
«Spesso si giustifica il rifiuto - ha proseguito Papa Francesco - dicendo: “tanto non capisce”, oppure: “non ne ha bisogno”. In realtà, con tale atteggiamento, si mostra di non aver compreso veramente il senso dei Sacramenti stessi, e di fatto si nega alle persone disabili l’esercizio della loro figliolanza divina e la piena partecipazione alla comunità ecclesiale».
«Il Sacramento – ha precisato il Papa – è un dono e la liturgia è vita: prima ancora di essere capita razionalmente, essa chiede di essere vissuta nella specificità dell’esperienza personale ed ecclesiale. In tal senso, la comunità cristiana è chiamata a operare affinché ogni battezzato possa fare esperienza di Cristo nei Sacramenti».