Il
Papa sarà ad
Assisi il
20 settembre: lo ha annunciato la sala stampa del sacro convento dei
francescani.
Papa Francesco sarà nuovamente nella città del santo da cui ha preso il nome per il vertice interreligioso per la pace organizzato dalla
Comunità di Sant'Egidio in collaborazione con le famiglie francescane, la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e la Conferenza episcopale umbra.
«Grande gioia - annuncia in una nota il custode del Sacro
convento di
Assisi, padre Mauro Gambetti - per l'arrivo del Papa
che parteciperà il 20 settembre all'incontro conclusivo della
Giornata mondiale di preghiera per la pace “
Sete di pace.
Religioni e culture in dialogo”». Con lui ci sarà il presidente
della Repubblica Sergio Mattarella.
Papa Francesco è già stato ad
Assisi il 4 ottobre 2015 e il 4 agosto scorso per una breve
visita alla
Porziuncola.
Nel preannunciare l'appuntamento, dal
18 al 20 settembre, la
Comuità di Sant'Egidio aveva fatto sapere che saranno presenti, tra gli altri, il rettore dell'università islamica di al-Azhar, Ahmad al-Tayyeb.
il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e il primate anglicano Justin Welby. In tutto saranno 400 tra leader religiosi, politici e sociali nonché esponenti del mondo della
cultura attesi.
L'incontro internazionale e interreligioso per la pace organizzato come ogni anno dalla
Comunità di Sant'Egidio, a trent'anni dallo storico vertice voluto da Giovanni Paolo II (1986) e sullo sfondo di un frangente geopolitico incandescente, torna quest'anno ad Assisi. In un momento storico difficile per
le minacce costituite dalla violenza diffusa, dal terrore e dalle guerre in corso in Medio Oriente e in Africa, sottolineava la
Comunità di Sant'Egidio, centinaia di capi religiosi di tutti i continenti si
vedranno nella città di san Francesco insieme a rappresentanti del mondo della cultura e delle istituzioni e accompagnati da una partecipazione popolare da diverse città italiane ed europee.
Il presidente della
Comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, ha parlato di «un incontro necessario» soprattutto oggi: «C'è una grande sete di pace che sale dai poveri, dalle vittime del terrorismo e delle guerre in corso in tante parti del mondo. Noi vogliamo essere la loro voce. Non andremo ad Assisi solo per ricordare il trentesimo della grande preghiera voluta da Giovanni Paolo II, ma per celebrare un nuovo evento con tutti coloro che in questi anni si sono messi con noi in cammino per costruire la
pace. Sarà un convergere di altissime personalità religiose e istituzionali: per manifestare a tutti che le religioni non sono indifferenti a questo grido che sale dai popoli, per prendere le distanze dai predicatori di odio, lavorando a favore dell'integrazione che è la chiave per difendere le nostre società dalla violenza».