lunedì 12 ottobre 2009
«Ignoranza, viltà e mancanza d'amore» sono le «nuove lebbre» delle società moderne, e colpiscono «i più poveri e i più piccoli», e in particolare - ha sottolineato ieri il Papa - gli anziani, troppo spesso poveri e soli, e «a volte abbandonati dalle loro stesse famiglie».
COMMENTA E CONDIVIDI
"Ignoranza, viltà e mancanza d'amore" sono le "nuove lebbre" delle società moderne, e colpiscono "i più poveri e i più piccoli", e in particolare - ha sottolineato ieri il Papa - gli anziani, troppo spesso poveri e soli, e "a volte abbandonati dalle loro stesse famiglie".    Solo sei mesi sono passati dall'ultima proclamazione di nuovi santi, e già Benedetto XVI ne ha canonizzato una nuova cinquina, due spagnoli, un polacco, una francese e un belga morto tra i lebbrosi alle Hawaii, esortando a seguirne l'esempio. Ognuno ha la sua storia, e il Papa le ha ricordate oggi una ad una, ma tutti hanno avuto qualcosa in comune: il coraggio di "andare controcorrente", seguendo il Vangelo anche a costo di donare la propria vita, rinunciando a se stessi per gli altri. Comportamenti "talora umanamente incomprensibili", ha ammesso, ai quali tuttavia ogni cristiano dovrebbe tentare di avvicinarsi, prendendo le distanze dai beni materiali, tenendo a mente che "è più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago che un ricco nel Regno dei cieli".Capita invece - ha denunciato ieri Ratzinger, 82 anni da poco compiuti e non nuovo al richiamo al rispetto per le persone in età avanzata - che serva una nuova santa, come Marie de la Croix che dedicò la sua vita agli anziani, per ricordare concetti chiari ma non scontati. "Le nostre società - ha detto il Papa - "devono riscoprire il posto e l'apporto unico di questo periodo della vita", tenendo conto non solo delle necessità materiali delle persone "rese vulnerabili dall' età" ma soprattutto della loro dignità.Hanno tutti qualcosa da insegnare, i santi scelti da Ratzinger: da Zygmunt Szsczesny Felinski, arcivescovo di Varsavia ed eroe dell'insurrezione del 1863, agli spagnoli Francisco Coll e Guitart e Rafael Arnaiz Baron, "che invitano i cristiani di oggi a rinvigorire la loro vita interiore".Più volte, poi, il pontefice ha richiamato l'esempio del belga Jozef Damiaan de Veuster, morto di lebbra alle isole Hawaii curando i lebbrosi, al quale ha espresso ammirazione anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Ricordando de Veuster, Benedetto XVI ha affermato che il suo esempio "ci invita ad aprire gli occhi sulle lebbre che sfigurano l'umanità dei nostri fratelli, e invita - ha detto parlando in lingua fiamminga e francese - a scegliere le buone battaglie, non quelle che portano alla divisione ma quelle che riuniscono".  Alla cerimonia di canonizzazione, avvenuta durante il Sinodo per l'Africa in corso in Vaticano, hanno assistito circa 50 mila persone, e rappresentanti dei cinque Paesi di origine dei nuovi beati, tra i quali i reali del Belgio, Alberto II e Paola di Liegi e il presidente polacco Lech Kaczynski.Subito dopo, all'Angelus, il Papa è tornato a incoraggiare i fedeli "a prendersi cura dei più poveri e dei più piccoli, dei feriti dalla vita e degli emarginati".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: