lunedì 7 dicembre 2009
Mentre Maria è l’Immacolata, così come sarà celebrata domani, «la Chiesa ha continuamente bisogno di purificarsi, perché il peccato insidia tutti i suoi membri. Nella Chiesa è sempre in atto una lotta tra il deserto e il giardino, tra il peccato che inaridisce la terra e la grazia che la irriga perché produca frutti abbondanti di santità». Lo ha detto il Papa all'Angelus di ieri in Piazza San Pietro.
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Riflettori puntati su Giovanni Battista, il precursore del Messia, nella seconda domenica di Avvento, nel brano dell'evangelista Luca. Lo ha ricordato, ieri mattina, Benedetto XVI, prima di guidare la recita dell'Angelus da piazza San Pietro. Il Papa ha sottolineato come san Luca tracci "con grande precisione le coordinate spazio-temporali della sua predicazione": "Evidentemente – ha osservato - l’evangelista vuole avvertire chi legge o ascolta che il Vangelo non è una leggenda, ma il racconto di una storia vera, che Gesù di Nazaret è un personaggio storico inserito in quel preciso contesto". Un secondo elemento degno di nota è, per il Pontefice, che, dopo questa ampia introduzione storica, il soggetto diventa "la parola di Dio", presentata "come una forza che scende dall’alto e si posa su Giovanni il Battista". Evento, questo, sul quale il Santo Padre ha offerto la sua riflessione, ricordando anche uno scritto di Sant’Ambrogio di cui oggi ricorre la memoria liturgica: "La Parola di Dio – ha sostenuto Benedetto XVI - è il soggetto che muove la storia, ispira i profeti, prepara la via del Messia, convoca la Chiesa. Gesù stesso è la Parola divina che si è fatta carne nel grembo verginale di Maria: in Lui Dio si è rivelato pienamente, ci ha detto e dato tutto, aprendoci i tesori della sua verità e della sua misericordia".Sempre riprendendo sant’Ambrogio nel suo commento a questo brano dell'evangelista Luca, Benedetto XVI ha detto: “Discese dunque la Parola, affinché la terra, che prima era un deserto, producesse i suoi frutti per noi”. E in effetti, “il fiore più bello germogliato dalla parola di Dio – ha aggiunto il Papa - è la Vergine Maria. Lei è la primizia della Chiesa, giardino di Dio sulla terra". Ma, mentre Maria è l’Immacolata – così la celebreremo domani –, "la Chiesa – ha ricordato il Santo Padre - ha continuamente bisogno di purificarsi, perché il peccato insidia tutti i suoi membri. Nella Chiesa è sempre in atto una lotta tra il deserto e il giardino, tra il peccato che inaridisce la terra e la grazia che la irriga perché produca frutti abbondanti di santità". Di qui la preghiera rivolta alla Madre del Signore "affinché ci aiuti, in questo tempo di Avvento, a 'raddrizzare' le nostre vie, lasciandoci guidare dalla parola di Dio".
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