Foto Siciliani
Poche ore sono bastate. Per l’esattezza poco più di 24. Quante in pratica ne sono passate dall’ormai famoso "clic" del Papa. E in quelle 24 ore, praticamente un solo giorno – il primo dopo l’apertura ufficiale – le iscrizioni sono schizzate. A ieri mattina erano già 14.492 i pellegrini e 425 i gruppi iscritti alla Giornata mondiale della gioventù di Panama. Tutti idealmente in fila dietro Francesco, l’iscritto numero uno. Emozione e grande gioia i sentimenti nel Comitato organizzatore locale. «Domenica mi sono svegliato (Panama è indietro di 6 ore rispetto a Roma, ndr) con la notizia che il primo pellegrino, papa Francesco, si è iscritto», ha fatto sapere l’arcivescovo della diocesi dell’Istmo, José Domingo Ulloa Mendieta. «Apprezziamo questo gesto compiuto proprio nel giorno della Madonna di Lourdes. È come se attraverso il Santo Padre Maria portasse un messaggio a tutti i giovani del mondo, e cioè che non dobbiamo avere paura».
La diocesi che ospiterà la Gmg ha anche diffuso ieri un comunicato in cui ringrazia il Papa e fa presente che «le istruzioni dettagliate per il processo di iscrizione sono disponibili nelle cinque lingue ufficiali della Giornata (italiano, inglese, francese, spagnolo e portoghese) al seguente sito http://panama2019.pa/it/iscrizione-pellegrini/.
Nel Comitato si considera «una pietra miliare» l’apertura delle iscrizioni. E come sottolinea il segretario generale, Victor Chang Gonzales, «l’averla compiuta nel tempo previsto ci dà tranquillità. Papa Francesco ha detto che sarà un evento di grazia e fraternità e così lo stiamo preparando. Come organizzatori vediamo la mano di Dio a ogni passo e la grazia ci aiuta e motiva a lavorare giorno per giorno».
La Gmg di Panama, la prima in Centro America, si terrà dal 22 al 27 gennaio 2019. Al momento gli organizzatori sono impegnati, in stretto contatto con la Santa Sede, nella pianificazione degli eventi centrali, che si svolgeranno tutti sul lungomare di Panama. Definito anche il contratto per i kit dei pellegrini, mentre è in via di definizione l’assicurazione per quanti prenderanno parte alla Gmg. È stata anche avviata la trattativa con i ristoranti per i pasti ed è stata pubblicata la catechesi preparatoria. Infine, sottolinea Chang Gonzales, «sono iniziate le prove per il coro e l’orchestra, più di 300 persone, e abbiamo firmato il contratto per i paramenti liturgici dei vescovi e dei sacerdoti. La verità è che stiamo lavorando intensamente, perché tutto sia pronto a tempo debito e nel migliore dei modi».
Un altro snodo fondamentale del cammino di preparazione sarà l’Incontro preparatorio in programma dal 6 al 10 giugno prossimo a Panama. «Questo appuntamento – affermano gli organizzatori – ci consentirà uno scambio di vedute con le delegazioni di pastorale giovanile di tutto il mondo, in modo da presentar loro come ci stiamo preparando». Infine sono state definite anche le grandi linee dei gemellaggi pre-Gmg («i giovani oltre che a Panama saranno ospitati dalle diocesi di Costarica e Nicaragua»), delle catechesi («saranno allocate nelle 100 parrocchie di Panama, nelle palestre e nelle sale riunioni delle scuole») e dell’ospitalità («i ragazzi alloggeranno nelle famiglie e in scuole pubbliche e private»).
La Croce della Gmg ora è in Guatemala
Si trova attualmente in Guatemala la croce consegnata da san Giovanni Paolo II ai giovani nel 1984 e che, insieme con una copia dell’icona Salus Populi Romani, gira per il mondo segnando il percorso di avvicinamento alle diverse Gmg. Una croce che per definizione non conosce confini, avendo in pratica visitato negli oltre trent’anni di storia della Gmg tutti o quasi i Paesi del mondo. Anche la preparazione verso Panama conferma la regola. Consegnata il 9 aprile 2017 a Roma da papa Francesco ai panamensi, ha finalmente potuto toccare il suolo di Cuba, cosa mai avvenuta in precedenza. È giunta infatti sull’isola l’11 ottobre scorso e vi è rimasta fino al 10 novembre, toccando tutte le diocesi. Da lì si è recata ad Haiti, nella Repubblica Dominicana e a Portorico. E dai primi di gennaio sta attraversando il Guatemala, per poi arrivare via terra a Panama, percorrendo poi tutti i Paesi del Centroamerica. «Siamo particolarmente felici di questo itinerario e della tappa cubana in particolar modo – affermano gli organizzatori –. A Cuba in particolare la croce ha suscitato ovunque gioia e preghiere». In precedenza, in Messico, si è fermata anche sui luoghi colpiti dai recenti terremoti, donando speranza e consolazione alle popolazioni colpite dal sisma».