domenica 14 luglio 2024
Fu un prete di Lione trapiantato a Parigi ad avviare nel 1947 l'esperienza delle Equipe Notre-Dame che anticipò il Vaticano II sulla responsabilità dei laici e sulla spiritualità degli sposi
Padre Henry Caffarel con le prime coppie dell'Equipe Notre-Dame

Padre Henry Caffarel con le prime coppie dell'Equipe Notre-Dame

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All’inizio del secolo in una vivace Lione nasce Henri Caffarel, un nome che risuona come un punto di riferimento essenziale ed un maestro di fede e di vita per le Equipe Notre-Dame. Se oggi a Torino si celebra il XIII raduno internazionale del movimento lo si deve all’intuizione di un giovane prete francese che dopo gli studi presso i padri maristi e l’inizio e poi l’abbandono degli studi giuridici all’università per motivi di salute, matura una vocazione forte e profonda che lo porta al sacerdozio il 19 aprile 1930. Il giovane prete vive a Parigi la tragedia della guerra, osserva le difficoltà delle famiglie, delle coppie e dei giovani. E di laici si occupa subito nella sua azione pastorale in particolare nella Joc.

Nel 1939 riceve la visita di una giovane signora che desidera parlargli della propria vita spirituale. Poco dopo incontra anche il marito. In seguito, questa coppia lo presenta ad altre tre coppie. Viene lanciato così il progetto di riunirsi per riflettere insieme sul matrimonio cristiano. Il 25 febbraio 1939 queste quattro coppie s'incontrano con padre Caffarel e nasce così la prima équipe del Movimento. Al termine della Seconda guerra mondiale, i gruppi di coppie sono tanti. Padre Caffarel teme che le coppie siano tentate di rilassarsi nell'euforia della ritrovata pace e dal conforto delle vecchie amicizie. Nasce la rivista “l’Anneau d’Or” è l’inizio della esperienza delle Equipe Notre-Dame. Caffarel ha una intuizione: valorizzare i laici, la coppia cristiana che sta alla base della famiglia ma non si annulla in essa, la plasma e le dona vita. Padre Caffarel pensa allora di proporre una regola ai cristiani sposati desiderosi di progredire spiritualmente. Non una regola monastica, ma solo una regola per laici sposati. Si formano nuovi Gruppi, il loro numero cresce e a poco a poco nasce un'organizzazione.

Padre Caffarel ed i responsabili del Movimento elaborano, sostenuti dalla preghiera, un documento fondatore che viene denominato “Carta delle Equipes Notre-Dame” contenente l'essenziale della “Regola” del Movimento, promulgata l'8 dicembre 1947 nella Chiesa di Saint Augustin a Parigi. Poi dalla Francia il movimento si espande e nel tempo diventa internazionale, riceve tutti i riconoscimenti dalla Santa Sede. Caffarel lo seguirà per molti anni prima di spegnersi a Troussures a 93 anni. Le Equipe Notre- Dame oggi sono presenti in 90 paesi: culture, tradizioni, storie, volti, donne e uomini. Una Chiesa plurale, anticipatrice dell’aggiornamento del Concilio Vaticano II. In Italia l’eco parigino è forte e allora ci sono le coppie Donat-Cattin, Capetti, Savio, Tresso, alcuni illuminati preti che partono per andare ad imparare il metodo oltralpe. Torino è la culla di quell’esperienza che oggi ritorna nella terra dei santi sociali. L'unità, l’originalità e la personalità del Movimento è definita nella libertà dei laici alla luce del Vangelo. Il valore della coppia, segno della presenza di Dio perché, secondo una felice espressione di Caffarel: «Santo è l’uomo in cui il centro dell'essere si è aperto alla spinta dello Spirito, Potenza di Dio». © RIPRODUZIONE RISERVATA Già nel ‘39 l’incontro con le prime quattro coppie. Anticipò il rinnovamento del Concilio

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