La guerra. Hiroshima ridotta a un deserto di macerie dopo l'esplosione della bomba atomica (archivio Ansa)
Nell'agosto di 73 anni fa furono sganciate su due città del Giappone, Hiroshima e Nagasaki, due bombe atomiche che le distrussero, provocando una ecatombe. Ma le vittime sono continuate a morire nei decenni successivi a causa delle radiazioni. Un evento che ha lasciato una cicatrice profonda nella coscienza dell'umanità ma che si inserisce anche in una corsa senza fine agli armamenti.
Di seguito riportiamo il testo integrale della lettera scritta da monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi, in occasione di questo anniversario. Parla delle stragi di ieri e a quelle di oggi e della incapacità di rinunciare al riarmo e al commercio degli strumenti di morte, che devastano popoli innocenti e contribuiscono a generare le grandi migrazioni di cui siamo testimoni ogni giorno.
Continuiamo a non tacere!
Amiche e amici carissimi di Pax Christi,
99 anni fa – il 1 agosto 1917 – il papa Benedetto XV scrisse la nota lettera ‘ai capi dei popoli belligeranti’ in cui definì la guerra ‘un’inutile strage’.
In questi giorni stiamo vivendo nuove stragi, con persone uccise nelle guerre e persone che muoiono in mare, o che vengono respinte e rimandate nei porti della Libia che sappiamo ‘non sicuri’.
Questa è davvero una scelta molto grave!
Siamo chiamati a non tacere, il nostro silenzio sarebbe complice di queste violenze e di queste stragi.
Come ho già detto più volte: io non ci sto. Noi non ci stiamo!
Non possiamo negare che stia pericolosamente crescendo, nel linguaggio, nelle decisioni operative, anche istituzionali, e in alcuni comportamenti individuali, una cultura violenta e razzista.
E noi siamo chiamati non solo all’accoglienza, ovviamente doverosa e che vede le nostre comunità ecclesiali impegnate spesso in prima linea, ma anche ad opporci in ogni modo a questo clima culturale che, fomentato perfino da qualche ministro, trova terreno e cresce nel sentire comune. E in parte, forse, anche tra le nostre comunità cristiane.
Sono giorni pesanti, e non solo per il caldo!
In questi giorni, 6 e 9 agosto, ricordiamo le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, con l’impegno per noi, oggi, a chiedere l’adesione del nostro Paese al trattato per la messa al bando delle armi nucleari.
Si sta discutendo anche della nuova legge sulla legittima difesa: proposta grave e inquietante, che aprirebbe strade pericolose di violenza armata.
Al contrario, non viene messo minimamente in discussione il progetto degli F35.
Continuano tante guerre, tante stragi… in Yemen con le bombe sganciate dall’Arabia Saudita e comprate in Italia dalla RWM di Domusnovas.
E’ un impegno che ci vede presenti come Pax Christi e che dobbiamo continuare. Ma penso anche a quanto succede in Palestina, in Congo, in Nicaragua… e potremmo continuare.
Anche se siamo in agosto dobbiamo essere vigilanti e costruttori di pace… sempre in piedi!
Stanno circolando, già da tempo e con l’appoggio plateale delle “bocche di fuoco” di moltissima stampa accondiscendente, pericolose, preoccupanti e allarmanti affermazioni del ministro degli interni “impreziosite”(!!!) da citazioni fasciste (ai limiti di “reato di apologia”, o no?). Ci sono stati numerosi episodi di spari contro migranti, e minacce a chi li accoglie, anche ad alcuni sacerdoti.
Ad ognuno di loro vada la nostra chiara ed esplicita solidarietà.
Ma in questi giorni, meno male!, ci sono stati tanti interventi, iniziative, digiuni, lettere, sia nella Chiesa (sarebbe auspicabile una maggiore coralita’!) sia nella società civile. Tutto aiuti a tenere viva la nostra coscienza, con l’esempio dei tanti testimoni, ancora vivi in mezzo a noi e di quelli che ci hanno già preceduti: penso a Franz Jägerstätter, obiettore di coscienza ucciso il 9 agosto 1943 per essersi rifiutato di arruolarsi nell’esercito nazista, e al beato Josef Mayr-Nusser, sepolto nel Duomo di Bolzano, l’uomo che disse no a Hitler, morto il 24 febbraio 1945. Le sue parole ci stimolano ancora oggi a non essere indifferenti, a non tacere: “Se nessuno avrà mai il coraggio di contrastare il nazionalsocialismo, questo sistema non crollerà mai!”.
Amiche e amici carissimi, noi siamo certi che della “notte” non resti molto, a condizione che le “sentinelle” non si addormentino, perché nascano un giorno ed un mondo migliori.
Con l’augurio di un’estate ricca di partecipazione alle nostre e ad altre iniziative di “giustizia e di pace” guardando, in modo particolare, alla marcia per la pace Perugia-Assisi del 7 di ottobre p.v.
Un grande abbraccio di pace a tutti e a ciascuno!
Firenze, 6 agosto 2018
Anniversario di Hiroshima
Festa della Trasfigurazione del Signore
+ Giovanni Ricchiuti
Presidente nazionale di Pax Christi